#Ancona, scuola elementare a rischio chiusura a causa del terremoto

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[GARD align=”center”]earthquake3Febbraio, settembre o mai più. Sono le tre ipotesi sul piatto del futuro della scuola elementare Luigi Mercantini di Palombina Nuova, edificio chiuso dopo le scosse di terremoto e ora al centro di un’indagine sui materiali sulla base della quale sarà stabilito il da farsi. È quanto emerso dall’assemblea di quartiere di venerdì 25 novembre, con il sindaco Valeria Mancinelli e i suoi assessori a incontrare i residenti. Con la scuola chiusa i 73 alunni, divisi tra infanzia e primaria, sono stati trasferiti rispettivamente alla scuola elementare Dante Alighieri (Collemarino) e alla scuola media Enrico Fermi (Torrette). È stato allestito un trasporto scolastico dedicato e sono stati adeguati i bagni della Alighieri per gli alunni più piccoli mentre per la sala mensa ci sarà da attendere la fine dell’allestimento, prevista per la prossima settimana. Poi spetterà all’Asur dare l’ok. «Prima delle vacanze di Natale – ha spiegato l’assessore alla Scuola Tiziana Borini – mangeranno a scuola. A preoccupare i genitori, tuttavia, non è il fattore alimentare». Da più partecipanti è stato sollevato il problema della tempistica rispetto alla riapertura del plesso. Prima del terremoto del 26 ottobre erano già in corso lavori di manutenzione e accertamenti strutturali legati al deperimento della muratura.  [GARD align=”center”] Dopo la scossa, che non ha lasciato tracce, si è comunque ritenuto opportuno il trasferimento e la chiusura. Ora il timore principale è legato al fatto che molti genitori, senza certezze sul futuro della scuola, in vista delle iscrizioni all’anno successivo (previste per i primi di febbraio 2017), potrebbero orientarsi altrove. Sulla vicina Falconara, ad esempio. Il che è visto dai genitori come un necessario ripiego e dai residenti come un impoverimento del quartiere. «Aspettiamo i risultati delle analisi sui materiali – ha risposto Maurizio Urbinati, assessore ai Lavori Pubblici – a quel punto potremo dire quale sarà la strada da intraprendere: se tutto va bene a febbraio i bambini potranno rientrare a scuola. Sono pronto a incontrare nuovamente i genitori anche a metà dicembre». Le altre ipotesi? I lavori potrebbero risultare più impegnativi del previsto. Il Comune prevede settembre 2017. «Ma se la situazione dovesse essere più compromessa non è detto che non si debba abbandonare il presso per costruire una nuova struttura. I tempi? È plausibile un ritorno tra i banchi a settembre 2018» ha avvertito Urbinati. «In ogni caso – ha promesso il sindaco Mancinelli – adotteremo lo stesso metodo che ci ha visto impegnati con le Socciarelli: rapporto costante con genitori e passo dopo passo per decidere per le soluzioni migliori» (Fonte: AnconaToday)
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