Anche con l'aiuto di minorenni, avrebbe tentato di adescare almeno tre ragazzi 17enni - italiani e stranieri - per consumare rapporti sessuali con loro offrendo in cambio soldi, ricariche telefoniche e droga nella primavera del 2012. Nei guai, per tentata induzione alla prostituzione minorile aggravata, è finito un 38enne del Pesarese per il quale la Procura di Ancona, competente per questo reato, ha chiesto il rinvio a giudizio.
L'uomo, difeso dall'avv. Roberto Tonti, era stato già condannato per un episodio simile ai danni di un minore di origine nigeriana: in appello la pena era stata ridotta a 3 anni e 10 mesi e la vicenda ora pende davanti alla Cassazione. Nell'attuale procedimento, in corso davanti al gup di Ancona Paola Moscaroli, legato al fatto precedente segnalato dai genitori della vittima, è imputata anche una ragazza di 23 anni, del Riminese, accusata di tentato favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: secondo la Procura, avrebbe fatto da intermediaria tra il 38enne e uno dei minorenni coinvolti, per adescare il ragazzino con contatti via social network e telefonici.Invece il 38enne, con il concorso di altri giovanissimi, avrebbe tempestato di messaggi le vittime invitandoli ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di regali di vario tipo. Entrambi gli imputati respingono le accuse. Il procedimento oggi è stato rinviato al 27 ottobre per completare l'individuazione delle parti offese.
Fonte Corriere Adriatico