E’ il Teatro Rossini di Pesaro la sede scelta per “L’Italia che dice Sì”, l’incontro pubblico con il presidente del Consiglio Matteo Renzi a sostegno del sì al referendum costituzionale.Il premier è arrivato alle 18:45, passando da una via secondaria. Dentro un teatro Rossini stracolmo di sostenitori del PD. “Il referendum non è sul passato, non riguarda né il governo né il presidente del Consiglio ma i prossimi 20 anni dell’Italia. Per questo vi chiedo di non dire un Sì generico ma di entrare nel merito.
Oggi Napolitano mi ha anche un po’ criticato, ma è bello, giusto e utile ricevere critiche da chi ha saggezza e esperienza. Se Napolitano con la sua saggezza e capacità mi ha fatto delle critiche sono felice di farne tesoro. E’ vero io ho sbagliato a giocare il futuro del governo sulla riforma costituzionale ma ho sbagliato in buona fede. Ho sbagliato ma capita a chi fa le cose. C’è chi vorrebbe trasformare la discussione sul referendum in un assalto all’arma bianca. Noi li salutiamo con affetto, noi siamo quelli che non insultano gli avversari, siamo quelli che dialogano e che discutono”. Così in un passaggio del suo intervento.A Pesaro Renzi era stato il 25 agosto del 2015, lanciando proprio dal Teatro Rossini il suo ”tour in cento teatri” per illustrare quanto era stato fatto fin lì dal Governo e il cammino dei successivi due anni e mezzo di legislatura.Ad attendere l’arrivo del presidente del Consiglio un gruppo composito, che spaziava dai centri sociali alla Lega Nord, con cori e striscioni per il no, fuori dal Teatro Rossini sede dell’incontro. Hanno innalzato alcuni cartelli con scritto ‘Il 4 dicembre si vota no’ e altri cartelli con l’immagine di Renzi che gioca con un ponte costruito con i mattoncini Lego, che dovrebbe ricordare il ponte sullo Stretto di Messina. I manifestanti, che si sono limitati ad alzare i cartelli, indossano magliette gialle e nere con scritto ‘Io dico no’.
Fonte EtvMarche