Quattro mesi di attesa, che poi s’allungano a sei e mezzo e infine diventano quasi otto. Di rinvio in rinvio, la visita otorinolaringoiatrica al Salesi, programmata per un bambino di neanche cinque anni dopo le dimissioni dalla Pediatria per una sinusite infettiva, diventa un orizzonte sempre più lontano.
Tanto che ora la madre del piccolo si chiede se debba sbottare come quella mamma che la settimana scorsa ha chiamato i carabinieri, davanti al quarto rinvio in un mese di un esame radiologico per la sua bambina, ottenendo che alla fine l’esame si facesse comunque nel giorno programmato, anche se a Torrette. «Capisco che non si tratta di un esame urgente - premette la mamma di Emanuele, nome di fantasia -, ma dal 14 ottobre siamo passati al 23 dicembre e poi all’8 febbraio. Che senso ha una visita otto mesi dopo le dimissioni da un ricovero? Se c’è un problema, non ha senso scoprirlo 240 giorni dopo».
Fonte Corriere Adriatico