Malore per una donna, salvata in pieno centro. Ecco le previsioni.Rischiava di morire di ipotermia: quando l’hanno trovata su una panchina di corso Garibaldi, aveva talmente freddo che non riusciva nemmeno più a parlare. A salvarla sono stati i carabinieri del Norm, di pattuglia nella zona centro.Non c’è stato bisogno di parole per i militari della Compagnia di Ancona, che in una delle notti più fredde dell’anno, costata la vita a senzatetto di tutta Italia, hanno soccorso una donna anconetana di 63 anni, ritrovata attorno alle 3.50 di ieri mattina. I carabinieri hanno subito chiamato il 118, che ha inviato l’automedica e un’ambulanza. Dopo le prime cure sul posto, la donna è stata trasportata al pronto soccorso di Torrette.

I militari si sono sincerati delle sue condizioni e, quando è riuscita ad articolare qualche parola, la 63enne ha raccontato loro la sua avventura: la sua storia non è quella di una persona senza dimora, ma di una donna profondamente amante dei gatti. La signora ha riferito di essere uscita di notte, come fa di solito, per portare da mangiare a una colonia felina del porto. Stava rientrando a casa quando si è sentita male per il gran freddo e si è accasciata su una panchina, con la speranza che qualcuno passasse di lì e la soccorresse.Per fortuna i carabinieri di pattuglia, in uno dei giri di perlustrazione, l’hanno vista e sono accorsi in suo aiuto prima che fosse troppo tardi. «Siete stati i miei angeli», ha detto loro, e questo è stato il ringraziamento più bello.Fontane ghiacciate e ingabbiate nelle stalattiti di gelo, laghetti dei parchi trasformati in piste di pattinaggio ‘on ice’, auto in sosta coperte da teloni e mantelli per evitare il congelamento, raffiche di presenze nei pronto soccorso per cadute su strade e marciapiedi trasformati in autentiche lastre bianche. L’inverno, quello vero, stavolta è arrivato in modo prepotente in un gelido ponte dell’Epifania in cui la morsa del freddo ha coinvolto indistintamente tutta la provincia. Meno tre nella notte ad Ancona, Senigallia e altre località costiere, meno quattro a Jesi, Falconara e Osimo, addirittura meno sette a Fabriano in un sabato freezer in cui si è assistito a scene tipiche più da Polo nord che non da centro Italia adagiato sulle sponde dell’Adriatico.Lungomare di fatto impraticabile ad Ancona dove il vento gelido ha reso quasi improponibili le abituali passeggiate all’aria aperta del weekend; a Falconara i pompieri hanno dovuto issarsi in autoscala su un ponte da cui rischiavano di cedere candele di gelo sotto una strada transitata da auto e pedoni; a Fabriano, invece, il mercato settimanale in centro si è trasformato in una pericolosissima trappola. Fotogrammi assai simili lungo tutto il territorio provinciale, dove in più di qualche città i residenti -specie quelli di periferia - hanno preso d’assalto i social per chiedere alle rispettive amministrazioni comunali di lenire disagi in diversi casi assai consistenti, specie nei pressi degli istituti scolastici,alcuni dei quali hanno riaperto proprio ieri dopo lo stop natalizio.«Le previsioni annunciano un leggero miglioramento», è la buona notizia che arriva da Marco Lazzari, meteorologo della Protezione civile di Ancona. «Nelle prossime ore la morsa del freddo dovrebbe allentarsi in modo lento e comunque progressivo per far tornare le temperature sopra lo zero. A medio-lungo termine si profila una nuova perturbazione che potrebbe portare altra neve nella seconda metà di gennaio, ma quando si è di fronte ad un orizzonte temporale così lungo le previsioni andranno rivalutate più avanti».In ogni caso si va verso un generale inverno degno di tal nome, «dopo che - spiega Lazzari - l’autunno è stato leggermente più freddo degli ultimi due anni, quelli in cui il clima si è rivelato veramente mite e la presenza della neve è stata praticamente minima».
Fonte Resto Del Carlino