Il racconto del pompiere di Fabriano Daniele Imperiale: "Ho riportato a riva il bagnino, ma era già esanime: inutili tutti i tentativi di rianimarlo".Un pompiere eroe fabrianese in ferie a Torrette di Fano ha salvato la vita a un bambino e una bambina che stavano rischiando di annegare, trascinati al largo dalla corrente, a Fano: poi ha soccorso anche il bagnino, Pierluigi Ricci, lo ha riportato a riva quando però era già privo di sensi e di vita.
Daniele Imperiale non potrà mai dimenticare la giornata di ieri. Il 46enne, in servizio al comando di Fabriano, si stava godendo alcuni giorni di riposo in riva al mare, ma il destino ha voluto che ieri servissero braccia forti e resistenza alla fatica. Imperiale, quando ha deciso di gettarsi in mare per soccorrere i bambini? «Quando il mare si è fatto piuttosto mosso e la corrente ha iniziato a trascinare chi era in acqua verso il largo. Il bagnino ci ha avvisato che alcune persone erano in difficoltà, trascinate al largo. Allora ho deciso di andare a nuoto per un tratto di circa un’ottantina di metri non distante dagli scogli, dove ormai l’acqua era piuttosto alta anche a causa delle onde».I bambini come hanno reagito? «Erano impauriti, ma coscienti e collaborativi. Li ho aiutati a tornare verso la riva facendoli aggrappare alle mie braccia, praticamente trascinandoli, e poi un mio amico che era in vacanza con me ha completato il salvataggio portandoli fuori dall’acqua».Subito dopo è tornato in mare per soccorrere il bagnino? «Mentre stavo rientrando mi è stato segnalato che non era tornato a riva, dopo aver nuotato pure lui verso gli scogli per raggiungere bagnanti in difficoltà. Così ho preso il pattino e sono andato a recuperarlo, ma quando l’ho caricato sull’imbarcazione era già esanime. A riva assieme ad altre persone gli abbiamo praticato la prima respirazione artificiale e poi abbiamo lasciato il compito agli operatori del 118, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare».Dica la verità, si sente un eroe? «Assolutamente no. Ho fatto solo quello che c’era da fare. Sono un vigile del fuoco e qualche situazione difficile l’ho già affrontata per lavoro, anche in acqua».
Fonte Resto Del Carlino