Aveva saltato il turno di lavoro perché stanco dopo la reperibilità notturna.L'infermiere della sala operatoria di Torrette che non si era presentato nel turno pomeridiano dopo aver fatto la reperibilità notturna alla fine è stato sanzionato dall’azienda ospedaliera. «Il dipendente – motiva Ospedali Riuniti – ha delle precise responsabilità derivanti dalla posizione di garante di diritto alla salute dei pazienti che accedono in blocco operatorio in quanto dipendente del servizio sanitario regionale e tenuto quindi al rispetto del turno mensile predisposto dal livello di responsabilità aziendale di coordinamento della struttura, al fine di coniugare l’azione programmatoria dell’azienda e le necessità assistenziali dei cittadini che ad essa accedono per un proprio bisogno di salute».
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In piena notte durante il controllo del territorio un equipaggio della Squadra Volante notava sotto il porticato esterno dell’ospedale di Torrette sei individui che raggomitolati sotto coperte dormivano tutti vicini, affilati uno al fianco dell’altro. Illuminata la zona con i fari alogeni dell’auto, gli agenti li ridestavano dal sonno: alla vista delle divise, i quattro uomini e le due donne, tutti originari della Romania, tra i 36 e i 44 anni, senza fissa dimora in Italia, invece di alzarsi, continuavano a crogiolarsi sotto gli stracci, a stiracchiarsi e a chiedere, tra sbadigli e stropicciamenti di occhi che ora fosse.
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Corso Garibaldi è invaso da vu’ cumprà che vendono libri, cinture, calzetti, accendini. Ma anche da sbandati, come quello che ieri a mezzogiorno dormiva steso sul marmo delle isole tecnologiche, con pranzo al sacco e bottiglia di birra. Minacce, insulti e pedinamenti sono frequenti nel quartiere Adriatico. Lo shopping del sabato in centro per molti si trasforma in un motivo d’ansia. Ogni supermercato è assediato da questuanti.
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“Fatti più in là, che arrivano i vacanzieri”. Così gli sfollati alzano la voce per dire che “no quelle strutture non vogliono lasciarle dopo il 30 aprile” termine in cui scade – salvo proroghe – la convenzione tra Regione, Anci e rappresentanti di albergatori e campeggiatori.
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La gente ha paura: "Mi faccio accompagnare per rientrare a casa la sera tardi".«Quando la sera torno a casa dal lavoro, intorno alle 22, mio padre mi aspetta al portone, in strada, in modo tale che stia tranquillo lui, e allo stesso tempo pure io». A raccontarlo è Marina Popa, romena 25enne che da 17 anni vive al Piano. «La notte è pieno di stranieri con le bottiglie di birra in mano. Gente ubriaca e maleducata che nonostante i divieti, riesce a trovare sempre qualcuno che gli vende la birra in bottiglia da bere poi in strada. E così facendo accade poi di tutto.
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Questo è il cane bellissimo Angelo, impiccato e preso a mazzate da 4 balordi in Calabria, per non dimenticarlo....
Non si cura di chiedersi se abbiate torto o ragione, fortuna o no, se siete ricco o povero. Siete il suo compagno e cio gli basta. Egli sarà sempre accanto a voi per confortarvi, proteggervi e dare se occorre la sua vita. E' il cane. J.K. Jerome