Incendio al porto vicino ai silos, allarme rientrato

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[GARD align=”center”]MSC_CROCIEREUn botto tremendo e una nube di fumo si alza dal porto (foto): preoccupazione in città. Sembrava di assistere al remake di vecchi film vissuti allo scalo dorico in passato: dal rogo dell’Ancoopesca all’inferno dell’edificio di fianco alla Copemo, al Mandracchio.

Allarme rientrato alla fine, nessun rischio di nube tossica e danni tutto sommato contenuti. Per cause in corso di accertamento, con ogni probabilità di natura accidentale, il fuoco è divampato e ha distrutto un muletto utilizzato per la movimentazione dei container nell’area della vecchia darsena, alle spalle dei silos.

Stando alle testimonianze raccolte, pare che il mezzo fosse fermo e in sosta nell’area transennata di proprietà della compagnia che si occupa dei Teu e non operativo. Forse un corto circuito elettrico la causa che ha scatenato l’incendio e provocato una nuvola nera di fumo denso vista da quasi tutta la città. Gli inquirenti – sia i vigili del fuoco per lo spegimento che per i rilievi tecnici, che la polizia titolare dell’indagine – non hanno subito scartato qualsiasi altra ipotesi.[GARD align=”center”]

Complicata la pista del dolo, l’episodio è avvenuto quando ancora era giorno, prima delle 20 e soprattutto il mezzo si trovava a due passi dalla dogana in ingresso alla nuova darsena, vigilata da telecamere e personale di Dogane e Finanza. L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo, ma nonostante la grande rapidità, domare le fiamme è stato complicato. Il fuoco ha avvolto il grosso mezzo meccanico in dotazione al porto, un ‘mostro’ da svariate tonnellate e dal costo superiore a 100mila euro.

Il muletto è stato completamente avvolto dal fuoco e ciò ha provocato una lunga combustione che ha prodotto la nuvola nera, tra ferro, gomma, carburante. Oltre al fumo denso, la gente ha sentito chiaramente un botto, una esplosione e questo ha suscitato apprensione. Una paura tale da scatenarsi anche sui social network.

Con la colonna visibile da Borgo Rodi fino a Posatora, Torrette e Falconara, si temeva che la zona interessata potessero essere i silos granari se non addirittura i resti abbandonati della ex Bunge, la fabbrica abbandonata da anni che sta marcendo e che presenta mercurio nel sottosuolo che andrebbe bonificato. Verso le 21 le fiamme sono state domate e il mezzo è stato messo in sicurezza. L’incendio ha provocato alcuni danni collaterali, in particolare ad un paio di container piazzati nei pressi del muletto. (Fonte: Il Resto del Carlino)[GARD align=”center”]

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