[GARD align=”center”]Si sono concluse le indagini preliminari a carico di un pregiudicato di 48 anni nato a Taranto, da tempo residente ad Ancona. L’uomo è stato destinatario di un avviso di garanzia per tentata estorsione aggravata e danneggiamenti aggravati ai danni di un 50enne anch’egli residente ad Ancona. I fatti risalgono alla fine del 2015 quando la vittima ha chiamato il 113 dicendo che lo aveva chiamato al telefono per fargli sentire in diretta i rumori causati dai danneggiamenti che stava provocando alla sua auto Nissan parcheggiata sotto casa. In effetti, il giorno seguente, la vittima, che al momento della telefonata si trovava fuori Ancona, constatava che la sua auto era stata completamente distrutta con dei fori praticati su tutta la carrozzeria probabilmente con un trapano a batteria. La vettura aveva inoltreintroflessioni della lamiera sul portellone del portabagagli, dei profondi solchi sulle portiere e i vetri completamente infranti. Da quanto appreso in sede di denuncia, la persona denunciata, indagata per danneggiamento ed estorsione, avrebbe vantato nei confronti della vittima un credito pari a poco più di 200 euro, somma di denaro che, per motivi in corso di approfondimenti, non gli era stata restituita dalla vittima. Preso dal senso di rabbia e di vendetta, il creditore avrebbe posto in essere i danneggiamenti sulla vettura, tenendo al telefono il proprietario e facendolo partecipare forzatamente alla distruzione della sua auto, facendogli ascoltare i rumori dei veri che si infrangevano sotto i colpi delle martellate e lo stridio delle lamiere che venivano solcate e perforate.
A seguito dell’attività di indagine effettuata dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, l’autore del danneggiamento è stato denunciato e al termine delle indagini, gli è stato notificato l’avviso di garanzia. (Corriere Adriatico)[GARD align=”center”]
