Scatta il piano d’emergenza all’Ospedale Regionale di Torrette

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[GARD align=”center”]ELIAMBULANZAESTRATTI vivi dalle macerie delle case crollate e trasferiti all’ospedale di Torrette. Ha funzionato il piano di emergenza per accogliere i feriti più gravi in arrivo dalle zone terremotate. L’azienda ospedaliera, sin dalla prima mattinata, ha attivato il Peimaf – Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso Feriti – allestendo la sala d’attesa del pronto soccorso per l’arrivo di una mole elevata di feriti, ma soprattutto ha limitato l’arrivo di pazienti con codici bassi e potenziato la presenza di personale in servizio. Medici ed infermieri sono stati divisi per le rispettive qualifiche e competenze, riconoscibili con delle pettorine speciali, attivi nella sala emergenza del reparto. Per tutta la mattinata sono stati a disposizione dei casi in arrivo dai territori di Arquata del Tronto, Accumoli e Amatrice.

Dieci quelli giunti a bordo dei due elicotteri del 118, ‘Icaro 01’ e ‘Icaro 02’, attivi senza sosta per trasportare i feriti verso l’ospedale regionale. Un pezzo del Dea, il Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’ospedale anconetano, tuttavia, è stato attivo e decisivo sul posto, ad Arquata del Tronto. Medici ed infermieri di 118, pronto soccorso e rianimazione, e operatori tecnici, hanno dato vita al Pma, altra sigla importante, ossia Posto medico Avanzato. Il personale ha selezionato i feriti estratti dalle macerie, la gravità dei loro casi clinici, non prima delle cure delle cure primarie, da inviare poi nei vari ospedali del centro Italia. (Fonte Resto del Carlino)[GARD align=”center”]

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