L’ultimo bel gesto di Daniel, ha donato gli organi, funerali domani

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Prima di andarsene per sempre, Daniel ha compiuto un ultimo, nobilissimo gesto: ha donato le cornee e i tessuti. Il prelievo è avvenuto domenica notte nel Centro Trapianti degli Ospedali Riuniti. E dopo l’ispezione cadaverica che ha confermato gli irreparabili traumi riportati dal ragazzo, soprattutto alla zona toracica, il magistrato ha dato il nulla osta, rimettendo la salma a disposizione dei familiari. Si terranno domani pomeriggio nella parrocchia di Monte San Vito alle 14,30 i funerali di Daniel Marinelli, il 18enne che ha perso la vita nel terribile incidente avvenuto domenica all’alba sulla Statale Adriatica, davanti alla stazione di Marotta. Il figlio di Andrea Marinelli, ex presidente dell’Ancona, stava riposando sul sedile posteriore della sua Fiat Panda, al termine di una lunga serata in discoteca, quando l’amico che si era offerto di guidare ha perso il controllo dell’auto in un sorpasso e ha cappottato, coinvolgendo nello schianto altri due veicoli. Proprio perché dormiva, Daniel non è riuscito a ripararsi e non è scampato al groviglio di lamiere. Il suo cuore aveva ripreso a battere dopo 40 minuti di massaggio cardiaco da parte del personale del 118. Ma è spirato poco dopo all’ospedale di Torrette, dov’era stato trasferito in elicottero. I familiari hanno dato subito il consenso alla donazione degli organi.

Un gesto nobile che rispecchia la generosità di Daniel, ragazzo vivace, solare, che amava la vita e la famiglia. Era legatissimo al fratello minore, Alessandro, con cui viveva a Camerata Picena e due mesi fa era scampato per miracolo a un altro terribile incidente a Monsano. E adorava la nipotina: l’ultima foto postata su Facebook lo ritrae con lei, nel giorno in cui la bimba ha compiuto tre anni.

L’ultimo dono di Daniel vale quanto il perdono del papà al suo amico fraterno. Francesco Cerioni, il 18enne alla guida della Panda maledetta, uscito praticamente illeso dall’incidente, si sente miracolato. Ma anche devastato nell’animo. Per questo ha voluto incontrare i familiari del suo amico.

Era disperato quando, accompagnato dai genitori, ha parlato con Andrea Marinelli e in lacrime ha implorato il perdono. “Daniel era il mio tesoro, non so come faremo senza di lui. Ma questa è stata una tragica fatalità. Certo che lo perdono, anzi ho cercato di consolarlo”, ha rivelato con un filo di voce l’ex presidente dell’Ancona all’uscita dalla camera ardente dove ieri pomeriggio, insieme alla compagna Antonella e ai figli, è rimasto a vegliare il povero Daniel per quasi tre ore.

“Il problema è che i ragazzi di oggi non si rendono conto di quanto i genitori vogliamo bene ai propri figli”. Il titolare della Akifix (regolarmente in attività in questi giorni, mentre l’Ancona Point resta chiuso per lutto) ha ricevuto il conforto di centinaia di persone che hanno voluto vedere un’ultima volta Daniel.

E non poteva mancare l’Ancona – rappresentata da mister Cornacchini e dall’Ad Miani – che Daniel andava a tifare allo stadio accanto a papà Andrea, a cui era legato da un affetto indissolubile, tanto da tatuarsi il suo nome sul collo. (Fonte: Corriere Adriatico)

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