Ancona, 30 gennaio 2016 – L’INVERNO che non c’è e che sembra primavera in anticipo preoccupa anche gli esperti ben consapevoli di come l’eccessiva mitezza della stagione teoricamente più fredda comporti forti controindicazioni. E’ il meteorologo della Protezione civile regionale Marco Lazzeri a riferire al Carlino che si rischiano effetti collaterali ben poco piacevoli dinanzi a temperature stabilmente in doppia cifra a fine gennaio.
LAZZERI, partiamo dai numeri. A quanti gradi sopra la media abituale si viaggia in questo periodo?
«Negli ultimi giorni siamo arrivati a circa sette gradi. Ma la cifra potrebbe crescere ancora, visto che le previsioni per il fine settimana parlano di un arrivo del vento caldo. Ad Ancona oggi è prevista una massima di 18 gradi, domani forse si potrebbero avvicinare o toccare i venti».
Ma è solo un’anomalia di queste settimane o il trend va ormai nella direzione di un chiaro rialzo termico?
«Di fatto dallo scorso settembre le temperature sono state sempre abbondantemente al di sopra della norma. A gennaio, a parte qualche spruzzata di neve a metà mese, la tendenza è stata confermata. In realtà anche negli ultimi due inverni abbiamo assistito a qualcosa di simile: l’anno scorso la neve è stata pochissima sulle nostre colline, due anni fa praticamente nulla».
Ma è un bene o un male vedere le piante che fioriscono in pieno inverno?
«Non è tanto una questione di germogli che poi magari verranno abbattuti da qualche gelata presumibilmente in arrivo. Più che altro qui c’è un’ecosistema in mutamento con tutto il nostro ambiente floreale e faunistico chiamato a doversi faticosamente adeguare».
Insomma, ci sono più aspetti negativi che positivi in questo finto inverno?
«Magari qualcuno sarà felice perché risparmierà un po’ di denaro per il riscaldamento, ma il dazio da pagare si profila comunque alto. Penso allo smog che in assenza di precipitazioni e con scarsa ventilazione più divenire un problema reale, ma soprattutto c’è il timore di una forte siccità in arrivo. Lo scorso autunno la pioggia è stata ai minimi termini ed ora anche l’inverno si sta rivelando avaro di acqua e di neve, quest’ultima risorsa fondamentale per aumentare le scorte. Se si continua di questo passo il serio rischio è di doversi confrontare in estate con una consistente emergenza. (Fonte: Il Resto del Carlino) idrica».