Decine di interventi in provincia per ragazzini ubriachi

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[GARD align=”center”]ELIAMBULANZAANCONA – Due feriti per i botti e decine di ragazzini soccorsi in tutta la provincia per malori dovuti all’abuso di alcol. È il bilancio di un Capodanno blindato nelle strade dalle forze dell’ordine e all’insegna degli eccessi. Se da un lato diminuisce l’incidenza dei traumi da scoppio, tra petardi, mortaretti e fuochi d’artificio che, nonostante i divieti, sono esplosi in grande quantità allo scoccare della mezzanotte, dall’altro si mantiene stabile il trend di chi non può proprio rinunciare ad alzare il gomito durante il veglione. Giovani, soprattutto. Decine gli interventi effettuati dalla centrale operativa del 118 per soccorrere adolescenti alle prese con i postumi delle sbornie. Tra loro, diversi minorenni e alcune ragazzine poco abituate all’alcol. Considerando anche il picco dell’influenza e lievi incidenti in casa o in strada durante i festeggiamenti, il personale del 118 è stato costretto a un super lavoro: 110 i dispatch registrati dalle 21 all’alba, che portano degli interventi nel 2016 ad oltre 77 mila.  Alcol, sì, ma anche botti. Hanno limitato i danni, ma non del tutto, le ordinanze dei sindaci che hanno vietato i botti: due i feriti, per fortuna in modo lieve: si tratta di due ragazzi, appena maggiorenni, andati autonomamente al pronto soccorso, uno a Loreto, l’altro a Torrette. Il giovane che si è presentato all’ospedale Santa Casa si è procurato delle scottature alla mano. L’altro adolescente anconetano, che si è rivolto al pronto soccorso dell’ospedale regionale, ha riportato ustioni leggere alle mani e alla caviglia per l’imprudenza nell’accendere un gioco pirotecnico. Ora l’appello è a non raccogliere botti inesplosi per strada. (Corriere Adriatico)  [GARD align=”center”]

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