La Squadra Mobile della Questura dorica, la sezione reati contro la persona, ha eseguito nei confronti di un 35enne anconetano, di professione operaio, la misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla persona offesa. L’ uomo è accusato dai poliziotti di fare uso di cocaina durante l’esercizio del diritto di vista del figlio di 10 anni, che ha avuto da una coetanea anconetana dalla quale si è recentemente separato. La madre, dopo aver raccolto confidenze del figlio che raccontava di strani atteggiamenti del padre quando andava a casa sua, ha segnalato la vicenda alla Polizia; gli investigatori della Mobile lo hanno controllato su strada e trovato in possesso di 1 gr di cocaina, che ha seraficamente ammesso di aver poco prima acquistato da un nordafricano.
Per questa detenzione è stato segnalato alla Prefettura come assuntore. Inoltre, gli investigatori hanno anche acquisito delle immagini che in casa ritraevano il 35enne mentre faceva uso di cocaina, in maniera furtiva ma comunque visibile dal minore, nonché hanno anche verbalizzato le dichiarazioni della madre e del bimbo, che è stato sentito su delega della Procura della Repubblica con l’ opportuna assistenza di una psicologa. [GARD align=”center”]
Al termine degli accertamenti il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha ottenuto dal GIP il divieto di avvicinamento all’ intera ex famiglia, notificato all’ indagato questa mattina. Si tratta di una misura introdotta dalla legge antistalking del 2009, molto efficace in caso di maltrattamenti e di atti persecutori. Il giudice ha ordinato che il destinatario non potrà avvicinarsi alla abitazione del suo ex nucleo familiare a meno di 100 metri, né alla scuola frequentata dal bimbo né telefonare. In caso di trasgressioni, rischia l’ arresto in flagranza e l’ inasprimento della misura coercitiva, fino alla custodia cautelare in carcere. (Il Resto del Carlino)
