[GARD align=”center”]Tragedia in barca a vela in Grecia: uno skipper anconetano è morto dopo essere stato colto da infarto. Pierfrancesco Curzi, 45 anni, si trovava in una delle isole greche del Dodecanneso per lavoro, la sua passione per le barche e per il mare, lui che nella vita si occupava proprio di questo. Da meno di un mese era diventato papà.
Ancora da ricostruire nei dettagli la dinamica di quanto accaduto. Il maloreavrebbe colto Pierfrancesco Curzi tra la notte e la mattinata, mentre si trovava a bordo di una barca a vela.
Secondo alcuni, al momento del malessere Curzi sarebbe caduto in acqua. Gli altri occupanti dell’imbarcazione avrebbero fatto di tutto per recuperarlo e avviare le manovre rianimatorie.
Successivamente è stato caricato su un tender, una piccola barca a motore, e trasferito sulla terraferma dove ad attenderlo c’erano i medici. Una voltain ospedale è stato fatto di tutto per strapparlo alla morte, ma i ripetuti tentativi non hanno avuto esito positivo.
Le informazioni sulla dinamica sono ancora frammentarie e sicuramente verrà chiarita tra oggi e i prossimi giorni.
La notizia della sua morte ieri è arrivata ad Ancona e ha suscitato grande sensazione. Curzi era partito per la Grecia pochissimi giorni fa. Accadeva spesso in estate che facesse una sorta di spola tra le splendide isole elleniche, Leros in particolare dove aveva la base la società per cui lavorava.
Nulla faceva presagire a una tragedia simile: pare che il 45enne non soffrisse di problemi cardiaci. Ecco perché la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
La madre di Curzi è subito partita, nella prima mattinata di ieri, per raggiungere l’isola di Leros dove si trova il corpo del figlio. Alla donna toccherà occuparsi delle pratiche per il rimpatrio della salma ad Ancona. Oltre alla madre lo skipper lascia il fratello Simone, la sua famiglia e tutti gli altri parenti stretti e i tantissimi amici.
Sotto choc anche l’amico e datore di lavoro di Curzi, Giacomo Marchi, titolare della società charter che forniva skipper per turisti nelle isole del Dodecanneso. D’estate, soprattutto, Pierfrancesco faceva questo, dall’alto della sua grande conoscenza delle barche a vela e della navigazione. – Resto del Carlino – [GARD align=”center”]