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Quando si pensa alle aree più sismiche d’Italia la mente va subito all’Appennino, alla Calabria, alla Sicilia meridionale ed al Friuli. Difficile pensare alla costa adriatica, a città come Ancona. In effetti si tratta di aree meno sismiche, dove la probabilità che un terremoto si verifichi è meno alta, e dove soprattutto la magnitudo dei terremoti è meno forte. Tuttavia, come hanno potuto purtroppo constatare gli anconetani nel 1972 durante lo sciame sismico che culminò con la forte scossa del 14 giugno, terremoti anche molto dannosi possono verificarsi nel tempo.
Da cosa sono causati i terremoti con epicentro nell’anconetano? Da faglie situate poco al largo della costa adriatica, faglie sismogenetiche situate al di sotto dei fondali del mar Adriatico. Vennero scoperte nei decenni passati grazie all’esplorazione sismica effettuata per la ricerca di idrocarburi. Sono sistemi compressivi sepolti, orientati parallelamente alla costa, e sono capaci di generare terremoti fino a magnitudo di poco inferiori a 6,0. Quindi con una potenza tale da creare danni sulla costa. Ancona è infatti situata in Zona 2 nella classificazione sismica del territorio italiano, giusto un gradino sotto la Zona 1 sinonimo di massima pericolosità sismica.(Fonte: MeteoWeb)[GARD align=”center”]
