Ancora un incidente mortale in galleria

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[GARD align=”center”]POLIZIA_24E’ una scia senza fine, un inferno che non conosce soste. Un’altra vittima della strada, un altro incidente stradale mortale, un altro lutto e un altro cippo nero lungo l’autostrada A14 in quel tratto Ancona Nord-Ancona Sud che di tragedie ne ha vissute a non finire. Nel drammatico schianto consumatosi ieri pomeriggio quando erano trascorsi pochi minuti dopo le 15 ha perso la vita una donna di Montelabbate, centro in provincia di Pesaro, Domenichina Bravi, 66 anni. La sua doveva essere una giornata diversa dalle altre, la donna aveva lasciato la propria abitazione e aveva da poco superato il casello di Ancona Nord – in direzione Pescara – quando all’interno della galleria Montedomini nonostante la buona visibilità e il fondo stradale asciutto si è verificato il tremendo schianto che le ha strappato la vita. Una macchina dietro l’altra, traffico intenso come spesso succede lungo le strade della nostra regione durante la stagione estiva, il caos sotto quella maledetta galleria che anche se in modalità completamente diverse era stato teatro meno di un anno fa di un’altra tragedia.

Un inferno sotto quel tunnel, tre auto, un autocarro e un articolato coinvolti nello schianto a disegnare scenari spettrali. Chi è passato, chi è riuscito a dribblare rottami e lamiere e ancora di più chi ha prestato soccorso si è trovato dinnanzi il terrore e la paura. Si è capito subito che il bilancio sarebbe stato pesante: quello finale parla di una persona morta, di altri due feriti in condizioni piuttosto serie (anche se poi le loro condizioni sono progressivasmente migliorate nel corso del pomeriggio) e di altri quattro che sono stati portati in ospedale per tutti gli accertamenti e i controlli del caso. Erano le 15,10 quando in un attimo – immediatamente dopo l’incidente – sono scattati i soccorsi, un via vai senza fine per cercare di prestare aiuto a chi era rimasto vittima del maxi tamponamento. Cinque ambulanze, l’eliambulanza che si è subito alzata in cielo, tre auto mediche e con loro anche i vigili del fuoco dei vari distaccamenti e la polizia autostradale perchè le notizie che rimbalzavano da chi era nella zona e da chi stava sopraggiungendo nella direzione opposta pur non vedendo rottami e lamiere che avevano lastricato la pavimentazione sotto il tunnel, capiva subito che la situazione era difficile.

Un’operazione non semplice considerato anche l’alto volume di traffico in quell’ora gestita con attenzione e con lucidità con l’autostrada che anche per non evitare ulteriori congestionamenti non è stata mai chiusa e con il traffico che è proseguito per alcune ore lungo la corsia di sorpasso della carreggiata opposta, con code di automobili che hanno raggiunto anche i quattro chilometri e con tanti automobilisti a chiedersi cosa fosse successo e come fosse successo anche perchè chi proveniva in direzione sud-nord non poteva decifrare quel che era successo dall’altra parte dell’autostrada. In serata, dopo che i mezzi erano stati rimossi, la circolazione è tornata normale. (Corriere Adriatico)[GARD align=”center”]

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