Un processo con rito abbreviato, cioè con sentenza subito, per tre dei sei appartenenti alla Polizia Municipale di Ancona coinvolti nell’inchiesta per casi di assenteismo e gestione ‘allegra’ di straordinari nel 2014. Il gup Paola Moscaroli deciderà il 29 settembre sugli abbreviati ma anche sul proscioglimento o il rinvio a giudizio degli altri imputati con rito ordinario.
Il Comune di Ancona si è costituito parte civile tramite l’avv. Guido Calvi, per essere risarcito delle somme ritenute indebitamente percepite durante periodi di assenza ingiustificata e del danno all’immagine.Hanno scelto l’abbreviato per puntare ad una rapida assoluzione il tenente Luca Martelli, gli agenti scelti Pio Mellino e Samuele Santilli: i primi due devono rispondere di truffa aggravata e falso, Santilli è accusato invece di aver svolto lavori straordinari non per esigenze d’ufficio. Diversa la strategia degli altri vigili: il tenente Mauro Mancini, allora dirigente degli Affari Generali, che deve rispondere di truffa aggravata, falso e violazione della legge Brunetta, l’agente scelto Alessandro Tesei e il capitano Daniele Mentrasti, accusati di truffa aggravata e falso. Tutti respingono le accuse. Per loro il pm Paolo Gubinelli ha ribadito la richiesta di processo.Il procedimento scaturì da un’inchiesta culminata il 25 settembre 2014 con l’arresto di Mancini, sorpreso a farsi timbrare il cartellino a distanza mentre si trovava a Osimo. Poi l’arresto e il processo per direttissima vennero annullati per incompetenza territoriale degli agenti di Pg della Municipale che eseguirono la misura cautelare.
Fonte Corriere Adriatico