Ai clienti più affezionati vendeva non solo capi d’abbigliamento, ma anche del “fumo” che nascondeva tra jeans e t-shirt. Ne sono convinti gli investigatori della Squadra Mobile che venerdì hanno arrestato un “bancarellaro” anconetano di 53 anni, accusato di spaccio di stupefacenti. Smerciava droga per arrotondare l’incasso di giornata: è il forte sospetto degli inquirenti, a cui il soggetto era noto per precedenti specifici.

L’ambulante-pusher ha continuato a portare avanti la sua attività illecita, anche in modo sfacciato, pensando di farla franca benché abitasse a poche centinaia di metri dalla Questura.E invece i poliziotti della sezione Narcotici l’hanno tenuto sempre d’occhio, riuscendo ad incastrarlo l’altro giorno, quando sono entrati in azione. L’hanno intercettato per strada e perquisito: subito dalle tasche dei pantaloni sono spuntati circa due grammi di hashish. A quel punto gli uomini della Mobile, coordinati da Virgilio Russo e Carlo Pinto, hanno deciso di estendere le indagini all’abitazione dell’uomo, in zona Borgo Rodi. Nella sua camera da letto sono stati trovati altri 15 grammi di “fumo”, nascosti in un cassetto, insieme a un taglierino per suddividere le dosi. I poliziotti non hanno mollato la presa e con grande fiuto si sono fatti accompagnare presso il magazzino di Posatora che il commerciante utilizza come stoccaggio delle merci che acquista e poi rivende lungo tutto il litorale marchigiano, partecipando a fiere e mercati con il suo stand. Sotto un cartone era occultato un panetto di hashish da un etto, ancora da suddividere. A quel punto sono scattate le manette.L’arresto, su richiesta del Pm Paolo Gubinelli, è stato convalidato ieri in tribunale, ma il pusher è stato rimesso in libertà in attesa del processo, fissato a settembre. E’ il secondo arresto per droga operato in pochi giorni dalla Mobile non distante dalla Questura: martedì era finito in manette un papà 31enne che spacciava cocaina nel suo bar in via XXV Aprile.
Fonte Corriere Adriatico