I due, completamente ubriachi, stavano litigando. All’arrivo della polizia le false generalità.Alle prime luci dell’alba litiga con la compagna e finisce denunciato per false generalità. Succedeva nella notte tra venerdì e sabato 20 agosto, verso le 3.Una coppia, dopo una lunga serata passata a bere tra un locale e l’altro decideva di riposarsi sopra i muretti che costeggiano Piazza d’Armi. In preda ai fumi dell’alcol i due incominciavano dapprima a beffarsi l’una dell’altro con parole ed epiteti poco gentili e poi incominciavano a spintonarsi e ad urlarsi parolacce ed improperi.
Una pattuglia della Squadra Volante impegnata nel controllo del territorio notava la coppia e considerata l’andatura barcollante della donna e le sue urla lanciate a squarciagola verso l’uomo che non intendeva passarle l’ultima sigaretta che stava fumando, decidevano di intervenire immediatamente.Alla vista della “Pantera” l’uomo tentava di scappare cercando di nascondersi dietro ai cassonetti e richiamando con urli la donna tentando così di convincerla a fuggire. Comportamento inutile in quanto gli agenti li raggiungevano invitando l’uomo ad alzarsi il quale continuava a rimanere accovacciato dietro la spazzatura, mostrandosi nervoso e oltremodo infastiditi dal controllo di polizia. La donna, invece, collaborava con i poliziotti mostrando i documenti di identità: cittadina italiana, classe 1969, residente in provincia. Riportato alla calma, l’uomo si mostrava inspiegabilmente ai poliziotti con la mano destra chiusa, piegata sulla schiena: invitato ad aprire la mano, nonostante tutti i tentavi di resistenza non poteva far a meno di assecondare le richieste e mostrare, suo malgrado, un pezzo di hashish che aveva tentato inutilmente di frantumare tra le dita e nascondere.Alla richiesta dei documenti di identità, l’uomo non forniva alcun atto attestante le proprie generalità e, incalzato dalle domande degli agenti dapprima cercava di dare dei nomi di fantasia – tra le risate scroscianti della compagna che accompagnava ogni nome con fragorosi applausi – e, infine, declinava le generalità, non sue, però, ma del fratello.Accompagnato in Questura è spuntata l’esatta identità: cittadino italiano, classe 1980, in Italia senza fissa dimora, pluripregiudicato per reati contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti. Anche il fratello a cui aveva cercato di rubare l’identità aveva gli stessi precedenti penali, unica differenza erano i due anni in meno. Dopo le formalità di rito veniva denunciato per false generalità e segnalato alla locale Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Fonte Resto Del Carlino