A una settimana dalle due scosse che nella notte del 24 agosto hanno sconvolto l’Italia Centrale, il terremoto continua a far paura.Un sisma di magnitudo 3,8 è stato registrato alle 13:26 nella provincia di Macerata dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I comuni più vicini sono Castelsantangelo sul Nera, Norcia e Preci. I vigili del fuoco hanno chiuso ogni accesso al centro storico di Castesantangelo sul Nera. Al momento non è dato sapere se ci sono stati ulteriori crolli, ma la scossa è stata sentita in modo fortissimo in tutta l’area.‘Ci dicano come dobbiamo morire, perchè qui ci viviamo 365 giorni l’anno”.

E’ il grido d’allarme del sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), Mauro Falcucci, a 20 chilometri in linea d’aria da Arquata del Tronto, il quale si ritrova con 300 domande di sopralluogo sugli immobili, tutto inagibile, e una domanda precisa: ”Ci spieghino perchè i nostri paesi non sono stati inseriti nel cratere, anche se mi risulta che la Regione Marche ha inviato alla Presidenza del Consiglio un elenco di 60 comuni marchigiani. Vogliamo sin da subito tutte le esenzioni che ci spettano. Che cosa aspettano?”. Sono tutti piccoli comuni di montagna, tante seconde case abitate da emigrati nelle grandi città, 250 sfollati a Montegallo, 10 chilometri da Arquata in linea d’aria, inagibili scuole e comune ”Il paese è un disastro – spiega il sindaco Sergio Fabiani – 23 chiese tutte lesionate, siamo tutti in tenda, crolli. Il paese è deserto, tutti viviamo nelle tende”. E che la situazione sia difficile lo conferma anche il primo cittadino di Gualdo (Macerata), Giovanni Zavaglini: ”Viviamo enormi difficoltà, fatelo sapere al resto d’Italia”.Gli sfollati assistiti dalla Protezione Civile Marche sono saliti a 2,776. Lo hanno confermato poco fa fonti interne alla protezione civile. In provincia di Ascoli sono 1.048, Fermo 444, Macerata 1.284. Sono sette i Comuni interessati direttamente dall’assistenza: Acquasanta, Arquata, Montegallo, Montemonaco, Montefortino, Amandola e Castelsantangelo sul Nera, per un totale al momento di 12 campi. Il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Al momento non è quantificabile invece il numero delle persone che hanno trovato una autonoma collocazione presso amici o parenti, o, soprattutto, quelli che anche nelle Marche hanno abbandonato le seconde case per far ritorno nelle loro abitazioni principali distanti dal cratere del sisma. Un esempio su tutti è il comune di Montegallo: su 580 residenti risultano assistiti in 250. Quasi il 50% della popolazione è quindi ospitata altrove.Resta al momento a modello 45 (notizie non costituenti reato) il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno sui danni causati dal sisma del 24 agosto scorso. La magistratura ascolana opera nel più stretto riserbo e nessuna dichiarazione ufficiale esce dal secondo piano del Palazzo di Giustizia da parte del procuratore capo Michele Renzo e del sostituto Umberto Monti, che nel vertice di questa mattina ha preso atto della relazione dei carabinieri e dei vigili del fuoco sullo stato dei luoghi colpiti dal terremoto, con attenzione particolare alla scuola, al palazzo comunale e dall’ufficio postale di Arquata del Tronto e sui danni riportati dalla nuova ala dell’ospedale di Amandola, collaudata quattro anni fa. I militari dell’Arma continuano nella loro opera di monitoraggio e di acquisizione di documenti relativi alle strutture pubbliche prima di tutto, agli interventi effettuati in epoca recente.Il sindaco Aleandro Petrucci e gli assessori si sono riuniti a Borgo di Arquata per una riunione di Giunta del Comune di Arquata. La Giunta dovrà fare il punto della situazione complessiva del territorio, tra emergenze e vicende legate ad inchieste e ricostruzione.
Fonte EtvMarche