Tra la prima e la seconda scossa di terremoto, mercoledì sera, i ladri si sono dati da fare supponendo che alcune abitazioni, per paura, fossero state lasciate dai titolari corsi in strada. In particolare hanno tentato colpi al Cerretano e ci sono invece riusciti nella vicina Campocavallo. In questo caso però i padroni di casa non erano scesi in strada per la paura della scossa delle 19,10.

Erano semplicemente a lavoro nel piano sottostante il loro appartamento, lungo la provinciale che da Castelfidardo porta in direzione Jesi, poco prima del Santuario di Campocavallo. Il blitz dei ladri è avvenuto al civico 22 di via Jesi, nella palazzina della rosticceria “La Madia”, proprio nell’abitazione dei titolari del negozio, al piano di sopra.
Fonte Corriere Adriatico