Cresce il numero degli sfollati. Dopo le due palazzine di Vallemiano, anche un condominio di via Marconi, è stato dichiarato inagibile, al civico 115. Il problema non è l’edificio, ma le due colonne degli Archi su cui poggia. Erano già lesionate prima del sisma, una ditta è stata incaricata di svolgere i lavori che dovrebbero partire domani. Per 10 famiglie, una quarantina di persone in tutto (c’è anche lo studio del commercialista Roberto Barbini) l’esilio non dovrebbe essere lungo.
In fretta e furia, accompagnati dai vigili del fuoco, hanno dovuto fare le valigie e trasferirsi, consolati dagli assessori Foresi e Borini.Alcuni andranno da parenti o amici. Una trentina di loro, invece, ha trascorso la notte al Palaindoor, nel centro di prima accoglienza allestito dal Comune. Fanno la spola tra il palas e le proprie case gli sfollati di Vallemiano. Elmetto in testa, tornano in ciò che resta delle loro abitazioni, ai civici 27 e 29, da cui il terremoto li ha sfrattati. Salgono uno dietro l’altro, percorrendo i gradini delle scale sfregiate dal sisma. Con gli occhi lucidi recuperano quel che possono: vestiti, ricordi, beni di prima necessità. Se ne vanno con buste e trolley, pieni di frammenti di vita vissuta.
Fonte Corriere Adriatico