Una ferocia incredibile, quasi insolita per un furto da un migliaio di euro: gli uffici dell’area di servizio Esso di via Ancona praticamente distrutti la notte scorsa da ignoti. Il distributore, che si trova poco prima di San Biagio scendendo da Osimo verso Ancona, è stato preso di mira dai ladri con arnesi edili, mazze, picconi e martelli per sfondare in più punti il muro. I carabinieri del Norm di Osimo, in pattugliamento lungo la strada provinciale, si sono insospettiti verso le 4 vedendo nel piazzale del distributore l’assenza di illuminazione.
Così si sono fermati e hanno trovato la porta del bar lasciata aperta dai ladri che erano passati presumibilmente poco prima, portando via alla fine un bottino di circa 1.500 euro tra stecche di sigarette e un residuo fondo cassa. Incredibile lo scenario che si è prospettato davanti ai militari: la parete sul retro del locale, quella sull’ufficio del distributore e quella del bagno, presentava tre grossi fori: i ladri avevano smurato con le mazze per entrare.Un’azione di forza mirabolante, con buchi di circa due metri quadrati ognuno per consentire facilmente l’ingresso, dopo aver mandato in tilt il sistema antifurto. In pochi minuti sono quindi riusciti a forare anche la parete che separava i locali dell’ufficio e dei bagni da quelli del bar. Dai primi riscontri dei carabinieri, intervenuti per i rilievi (ma anche la polizia si sta adoperando per risalire agli autori), potrebbe trattarsi di una ramificazione della nota banda del buco, anche se in questo caso i fori al muro sono stati più grandi e in diversi punti, presumendo l’azione di più persone, con un bottino però alla fine anche scarno se proporzionato alla violenza del raid. Dunque più i danni provocati che il quantitativo rubato. Il titolare ieri mattina, intento a far sistemare le pareti e ad aprire subito distributore e bar, si è lasciato andare solo ad un laconico: “Sono entrati in ogni locale, un disastro”. Anche durante la vecchia gestione, nel 2005, l’area di servizio fu presa di mura da ladri che forarono la parete portando poi via un bottino però più sostanzioso, di quasi 10mila euro.
Fonte Corriere Adriatico