Il via libera all’operazione moduli abitativi da installare sui luoghi del sisma al posto delle tende è contenuto nel nuovo decreto del Governo sul terremoto, inviato oggi alla firma del Quirinale.L’operazione moduli abitativi verrà portata avanti da Protezione civile, Regioni e Comuni delle zone colpite. I sindaci sono autorizzati a portare avanti le opere di messa in sicurezza dei centri terremotati, avvalendosi di imprese e professionisti e potendo assumere, a questo scopo, fino a 350 persone in un anno.
Il decreto prevede anche misure a favore della ripresa delle attività economiche e produttive nelle zone del sisma Per le misure legate al terremoto, alla ricostruzione, agli interventi sul patrimonio artistico, all’assunzione temporanea di personale nei Comuni e al rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione, si stimano oneri per 412,54 milioni di euro per il 2016; 346,11 milioni per il 2017; 280,7 milioni di euro per il 2018; 62,4 milioni per il 2019; 41,9 milioni per il 2020; 2 milioni per il 2021 e 0,14 milioni per il 2022. La stima per l’anno in corso è aumentata a 418,54 milioni “ai fini della compensazione in termini di fabbisogno e indebitamento”. E’ quanto si legge nel decreto terremoto, all’art. 11. Nel computo è compreso anche il rifinanziamento di 228,3 milioni di euro per il 2018 e di 19 milioni per il 2018 del fondo sociale occupazione e formazione è rifinanziato. Il testo del decreto illustra poi come si provvederà alla copertura di queste spese.
Fonte EtvMarche