Derubava attività commerciali a Jesi, sfondando le vetrine dei negozi con tombini di ghisa o sampietrini e svuotando i registratori di cassa. Un 20enne di origine marocchina, residente a Jesi, è sospettato di essere entrato in azione una ventina di volte tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. ieri il giovane, difeso dall'avv. Francesco Conti, ha patteggiato davanti al gup di Ancona Francesca Zagoreo la pena di tre anni e due mesi di reclusione in relazione a sei episodi tra furti consumati e tentati.
Il giovane, temendo di essere stato scoperto, era partito per il Marocco lo scorso aprile. Al ritorno ad agosto, all'aeroporto di Bologna, aveva trovato i carabinieri di Jesi, che, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Jesi, lo avevano arrestato. Ad incastrare il ladro, i filmati di videosorveglianza e le impronte digitali lasciate durante i raid notturni.
Fonte Corriere Adriatico