A Castelferretti hanno approfittato dell’assenza per il cenone, singolare colpo a Jesi.Otto colpi in appena tre ore, messi a segno in più appartamenti dislocati ad Ancona prima di Natale. E ora l’onda si allunga in provincia. Ladri che agiscono a macchia di leopardo trattandosi di più ‘batterie’ di malviventi che, piuttosto che entrare in casa forzando la porta dell’abitazione, si arrampicano passando dai muri esterni, fino a raggiungere anche il terzo piano del condominio e utilizzando come ‘pertica’ le tubature del gas o la grondaia.In un caso, avvenuto alla Palombella, i malviventi si sono trovati faccia a faccia con l’inquilina, un’anziana che li ha notati sul balcone dopo che questi avevano spaccato la persiana in legno. Acrobati che non temono le vertigini e che portano con sé una ricca attrezzatura.
Per mettere a segno i blitz, si spostano a bordo di auto rubate ma che non danno eccessivamente nell’occhio perché modelli piuttosto comuni come ad esempio, tra le tante utilizzate, una Golf nera più volte notata da alcuni dei residenti che abitano nelle zone in cui sono stati compiuti i raid.Ladri che vanno dritti nelle camere e che cercano gioielli e denaro aprendo le ante degli armadi o spostando i quadri alla ricerca di una cassaforte che poi riescono ad aprire con l’utilizzo di un frullino. Difficili da notare, si arrampicano sempre passando per quelle pareti che non si affacciano direttamente in strada ma, magari, su un cortile interno o una via privata. Probabilmente si tratta di almeno tre persone per ‘batteria’: due agiscono e una fa da ‘palo’, pronto ad avvisare nel caso in cui qualcosa non vada secondo i piani. In diverse occasioni sono infatti riusciti ad entrare in casa nonostante gli spostamenti non abitudinari dei proprietari dell’appartamento finito nel mirino.I ladri di Natale colpiscono a Castelferretti. Hanno approfittato delle feste i topi d’appartamento che hanno colpito nel tardo pomeriggio di domenica in un’abitazione di via Giordano Bruno: gli abitanti, padre, madre e due ragazzi, erano a casa dei familiari per festeggiare il Natale. Quando sono rientrati, attorno alle 20.35, l’appartamento era stato ripulito di contanti e oggetti tecnologici, per un bottino di circa 3mila euro. «La sensazione – dicono le vittime – è che siano scappati quando siamo rincasati, perché sono entrati dalla portafinestra della sala, affacciata su via Bruno, ma poi sono usciti da una finestra sul retro, che si apre su un giardino interno». I ladri erano riusciti a mettere a soqquadro la camera da letto dei genitori, poi sono passati alla camera dei ragazzi, lasciando però il lavoro a metà. I due studenti avevano lasciato a casa il denaro che era stato loro regalato per Natale dai nonni (sarebbe servito per pagare l’assicurazione delle moto) e un sacco con dentro monete da uno e due euro: in tutto sono spariti circa 600 euro in contanti. Sono state portate via anche le catenine del battesimo, oltre a un orologio. I ladri hanno invece lasciato un altro sacchetto pieno di centesimi, che non è stato toccato. «Non hanno preso la mia collana di perle – dice la madre – ma hanno portato via due I-Pad, un computer che mio figlio utilizza per la scuola, acquistato 10 giorni fa, un orologio e un telefono cellulare». Sul comodino della camera da letto i padroni di casa hanno trovato anche un grimaldello, che probabilmente è stato utilizzato per forzare la portafinestra del salotto, che ieri è stata riparata. I vicini di casa non si sono accorti di nulla, eppure i ladri hanno impiegato diversi minuti per frugare nelle camere e nelle stanze. Cercavano anche una cassaforte, tanto che hanno spostato alcuni quadri lasciando le loro impronte sul muro. «Ci siamo messo a urlare quando siamo rincasati e abbiamo visto le finestre aperte e le camere sottosopra – continua la donna – e forse questo li ha fatti scappare. Subire un furto è stata una sensazione davvero brutta, perché non ti senti più al sicuro».Raffica di furti la vigilia di natale a Jesi, i ladri scartano i regali sotto l’albero prelevando gioielli e lasciando le scatole vuote. Un bottino che sfiora i cinquemila euro in tre appartamenti ‘visitati’ il pomeriggio e a sera della vigilia di Natale quando gli inquilini erano fuori dai loro cari ad aspettare la mezzanotte davanti ad una tavola imbandita. Almeno due le zone prese di mira: quella di via San Francesco e del cimitero, via Santa Lucia. La tecnica sempre la stessa: foro alla finestra per poi dirigersi nelle stanze da letto e rovistare tutto a caccia di oro e contanti, ma anche oggetti hi-tech. In uno solo dei tre appartamenti sarebbero riusciti a racimolare 3.500 euro tra oro e gioielli. Impossibile a quanto pare per loro, anche resistere alla tentazione di scartare i regali confezionati e sistemati sotto l’albero di Natale, non tutti però di loro gradimento. Se ne sono accorti al loro rientro i proprietari, a cui sono balzati agli occhi i pacchettini aperti nel soggiorno. Indagano i carabinieri della compagnia di Jesi, guidata temporaneamente dal tenente Maurizio Dino Guida, a caccia di tracce utili a incastrarli. In Vallesina invece i malviventi hanno agito indisturbati proprio il giorno di Natale. Sempre nel pomeriggio, al crepuscolo, hanno fatto incursione, forzando gli infissi, in un appartamento a Castelbellino stazione in via Clementina. Una zona anche trafficata. Hanno portato via persino una tv, nemmeno di grosso valore, un anello e un trapano. Un bottino che in questo caso si aggira sui 300 euro. Anche qui hanno forzato la finestra della cucina di un’abitazione a pian terreno.
Fonte Resto Del Carlino