Onde alte tre metri, vento gelido di tramontana fino a 50 km, quasi a togliere il respiro ma, per fortuna, periodo di secca e di bassa marea che ha limitato danni. Portonovo ha, per ora, superato la mareggiata con vento forte ed impetuoso abbattutasi sulla riviera. Non ci sono stati danni alle strutture. L’acqua è arrivata solo a lambire l’ingresso della Cooperativa Pescatori e la veranda di Emilia, dalla parte del molo, ma è rimasta lontana dallo stabilimento Franco. Più a sud, proprio attorno al molo, si è scatenata una vera e propria ondata di flutti, che hanno depositato sulla spiaggia schiuma bianca, dando un tocco natalizio alla battigia.
Più oltre Fortino Napoleonico, chiuso per ferie così come l’Hotel la Fonte e l’Internazionale, assediato dai marosi. Così come la torre Clementina.Dall’altro lato, tra torre e chiesetta, divorati tratti di arenile ma anche qui senza danni alle strutture. Per quanto riguarda Mezzavalle ed il Trave la forza del mare ha portato le onde a raggiungere il costone di roccia, praticamente bypassando la spiaggia. Azione propedeutica ad un nuova erosione della falesia, fortemente colpita alla base, che potrebbe determinare altre frane. L’analisi della situazione, peraltro, parla di un forte vento gelido, a partire da Pietralacroce e fino alle pendici del Conero.Diversi rami spezzati lungo la provinciale e nella zona del Poggio, dalla cui sommità, oltre che ammirare lo spettacolo del mare in burrasca, verso l’interno l’occhio spazia sugli Appennini imbiancati di neve. Da segnalare anche, lungo la strada che conduce a Portonovo, le diverse ferite aperte sull’asfalto, la più evidente dopo il primo belvedere, che non lascia prevedere nulla di buono, considerando che siamo in una zona in cui in passato il costone Fortunatamente, come ricordato, la mareggiata è capitata, in un periodo di secca per cui le conseguenze sulla costa sono attutite. Ed il mare di tramontana non è mai così devastante come quello di levante.
Fonte Corriere Adriatico