Le hanno rubato la borsa, che pensava di aver chiuso al sicuro, nel portabagagli dell’auto in sosta nel parcheggio del cimitero di Tavernelle. «Ho premuto il telecomando, ne sono sicura, ma con il senno di poi non sono più così certa di aver visto accendersi anche le quattro frecce che indicano la chiusura...». Il sospetto di una signora anconetana derubata l’altro ieri (ci ha rimesso la borsa, con portafogli, soldi, carte di credito e documenti) è che qualcuno, mentre lei azionava il cicalino del telecomando fosse lì accanto con un jammer.

Un disturbatore di frequenze, capace di intercettare il segnale del suo telecomando e impedirle di chiudere davvero l’auto, parcheggiata davanti alla parte nuova del cimitero, proprio in fondo, dove finisce lo stradone, vicino ai box delle fioraie. «Sarò stata dentro una decina di minuti, il tempo di una preghiera sulla tomba di mio padre - racconta la signora, chiedendo l’anonimato - Avevo lasciato la borsa nel portabagagli perché c’erano anche buste di acquisti. Quando sono tornata al parcheggio, ero con mia sorella e mia figlia, l’auto era perfettamente a posto. Solo quando sono arrivata a casa, al Pincio, mi sono accorta che la borsa non era più nel portabagagli, ma nella sua vettura non c’erano segni di scasso».
Fonte Corriere Adriatico