Su oltre 100 Comuni che hanno subito danni per il terremoto nelle Marche, una cinquantina hanno chiesto le SAE (soluzioni abitative di emergenza) per “un totale di 1.881 casette”. Il dato viene reso noto dal dirigente della Protezione civile regionale David Piccinini, che lo cita tra i motivi del fatto che nelle Marche ancora non sono arrivate le casette, mentre a Norcia e Amatrice si sta procedendo all’assegnazione delle prime.

Tra gli altri fattori l’estensione del territorio colpito, che si è ampliato con il sisma di fine ottobre, il ritardo nelle schede di rilevazione del danno (“abbiamo avuto oltre 100 mila richieste”), la conformazione e la fragilità del suolo che hanno reso difficile l’individuazione delle aree idonee per posizionare le casette. Piccinini è ottimista: “sono in dirittura d’arrivo gli appalti per i lavoro di urbanizzazione di due aree ad Arquata del Tronto, faranno da apripista a tutti gli altri”. Secondo quanto riferito da Michele Franchi,  vicesindaco di Arquata del Tronto, comune raso al suolo nel sisma di agosto,  le prime casette per gli abitanti della frazione di Pescara dovrebbero arrivare nei primi giorni di febbraio, mentre per altre aree si procede ancora per lo sgombero dalle macerie. Operazione che sarebbe stata rallentata da problemi relativi allo smaltimento, tanto che i carichi sono stati dirottati a Roma.
Fonte EtvMarche