Sono stata rovinata dai baby bulli La negoziante fugge dal centro.«In 18 mesi ho sporto 11 denunce e ristrutturato il locale almeno tre volte a causa dei ripetuti danneggiamenti dei baby vandali. Non si può continuare a lavorare in questa maniera, ho deciso di chiudere». Quella di Alessandra Marchetti, proprietaria del Break Zone, negozio di distributori automatici di via Elia, è stata una scelta sofferta, ma quasi obbligata e necessaria.
A fargliela fare sono stati gli atti vandalici perpetrati nell’ultimo periodo da un gruppetto di ragazzini, composto sia da stranieri che da italiani, che si divertono a stanziare all’interno del locale pomeriggi interi. Come passano il tempo? Bevendo birra, superalcolici e tirando calci al muro, provocando danni non di poco conto. Ma questa non è l’unica baby gang ad aver impensierito la commerciante.Fino a qualche mese fa, c’era un altro gruppo che aveva preso possesso delle macchinette: quella banda che l’anno scorso ha terrorizzato il centro storico a suon di furti, danneggiamenti, spaccio di droga e risse. Una parte di questi reati sarebbe stata commessa proprio dentro l’attività della Marchetti. Ha dovuto subire le prepotenze di un branco dopo l’altro. Un vortice di violenze e prepotenze che l’ha costretta a dire basta. Da martedì, il locale che ha aperto da quasi tre anni ha abbassato le saracinesche. Sulla porta d’ingresso è stato attaccato un cartello: «A causa dei ripetuti atti vandalici – si legge – siamo costretti a tenere chiuso. Andate a fare casino e ubriacarvi a casa vostra». Parole che racchiudono rabbia, sconforto, ma anche un po’ di rassegnazione da parte di una commerciante che ha voluto investire in centro.
Fonte Corriere Adriatico