Le fiamme gialle hanno svolto accertamenti su persone già condannate per spaccio o per usura.Operai e manovali conducevano una vita al di sopra delle loro possibilità, ma soprattutto gestivano beni immobiliari in Italia e all’estero. La Guardia di finanza di Ancona ha fatto le pulci a un paio di soggetti già noti alle cronache, condannati in via definitiva per reati che vanno dall’usura agli stupefacenti. I due, anconetani residenti nel capoluogo, pensavano di limitare le loro pene alle condanne penali, non sapevano che ad attenderli al varco c’erano le Fiamme gialle che hanno approfondito il loro tenore di vita, venendo a conoscenza di incredibili possedimenti.
Il primo è un operaio, condannato per spaccio di droga, la sentenza passata in giudicato. La Finanza ha scoperto che il soggetto gestiva direttamente quattro appartamenti in città per un valore di circa mezzo milione di euro, ben sei in Bulgaria, oltre a possedere un conto corrente bancario con 287mila euro. Il soggetto in questione era finito sulla stampa anche per una questione di assenteismo mentre lavorava per un’istituzione locale. L’uomo si è trovato la visita della Finanza nel dicembre scorso e adesso i suoi beni sono stati sequestrati, sebbene lui stesso abbia annunciato ricorso. Di certo tutti quei soldi, visto il lavoro svolto e i suoi precedenti, non erano giustificati.Il mese prima, nel novembre 2016, era toccato a un altro soggetto piuttosto conosciuto alle autorità di polizia. Un operaio/artigiano che aveva il vizietto dell’usura e che grazie a questa brutta abitudine è stato arrestato e condannato. La Finanza ha voluto andare a fondo e dall’indagine sono spuntati fuori diversi beni che il soggetto controllava direttamente o attraverso suoi familiari stretti. La delicata indagine sui suoi patrimoni, ha consentito di individuare una dozzina di unità immobiliari, tra cui case, negozi e terreni, il tutto per un valore che si aggira attorno a 1,5 milioni di euro. Anche per lui, così come per l’altro ‘collega di malaffare’, sono scattati i sequestri, sebbene anche in questo caso il soggetto abbia annunciato ricorso al provvedimento emesso dal comando provinciale della Guardia di finanza.Queste operazioni sono molto importanti perché consentono di recuperare i beni, non solo immobili, indebitamente controllati da soggetti che, di fatto, figuravano quasi come dei nulla tenenti.
Fonte Resto Del Carlino