Un milione di euro di passivo a gennaio 2017 e quasi un milione e mezzo di debiti pregressi e futuri. La situazione dell’Ancona è tutt’altro che rosea anche se ieri il dg Nacciarriti si è detto sicuro che la società non rischi il fallimento.A lui il compito di allargare la compagine societaria o, eventualmente, rivoluzionare per intero la proprietà. Consiederato il disimpegno evidenti degli attuali soci Riccardo Leone e Ugo Mastropietro che insieme detengono l’85% dell’Ancona.
Sul piatto di Nacciarriti ci sono contatti approfonditi con un trio di imprenditori interessati: due di questi sono del settore calzaturiero e uno sembrerebbe essere Fausto Pigini titolare dell’omonimo calzaturificio di Recanati. Dopo l’appello del sindaco Mancinelli invece Sergio Schiavoni ha in agenda per lunedì prossimo in contatto con Stefano Pascucci, ottico romano titolare di PiùVista, per capire se ci sono margini per pensare di nuovo a investire nel club dorico come era pronto a fare nello scorso mese di ottobre. Infine alla porta dell’eminenza grigia dell’Ancona Ercole Di Nicola avrebbe bussato una terza cordata facente capo a Paolo Di Stanislao, nel suo curriculum però ci sono i fallimenti di Lanciano, Chieti, Casale e Monza.A Macerata invece la cessione della società potrebbe avvenire entro questo fine settimana. Lo sostiene l’avvocato Valori, incaricato dal presidente Spalletta di curare ogni trattativa, ha fatto il punto: “il gruppo romano che fa capo all’imprenditore Fantauzzi e al banchiere Macaluso (accompagnati ieri sera anche dall’avvocato Angelo Massone come intermediario, ndr) avrebbero voluto firmare e chiudere già in giornata. In corsa però c’è anche il costruttore Enrico Paoloni di Montefano”. L’avvocato Valori si è preso 48 ore di tempo per valutare eventuali offerte da una terza cordata, quella umbra, che sarebbe ricollegabile all’ex presidente della Sambenedettese Moneti.
Fonte EtvMarche