Ora è di nuovo corsa contro il tempo per la sistemazione degli sfollati del sisma attualmente alloggiati sulle strutture della costa. Alcune, in virtù dell’accordo stipulato con la Regione, non hanno dato la disponibilità di proroga, per l’imminente arrivo dei vacanzieri. Dunque 1800 persone dovrebbero fare nuovamente la valigia. Ma nel frattempo nuove strutture hanno dato la disponibilità, già da un mese, rifiutando prenotazioni, spiega Toni Montevidoni, di Union Camping. Sono alla finestra ad esempio il “Riviera” e il “Green Garden” di Numana che hanno detto sì a 600 posti letto.
Proposta però che potrebbe essere ritirata, accettando l’arrivo dei turisti, se nel giro di qualche giorno se non si uscisse dall’empasse del triangolo di aspettative e risposte mancate. Ci sono gli albergatori che devono lavorare, alcuni rischiando di non rispondere a contratti pluriennali con tour operator. Ci sono i terremotati e i comitati che minacciano la serrata in virtù della prorogabilità nel contratto tra alberghi e Regione per l’ospitalità. Ci sono i sindaci che dovrebbero indicare a breve un piano di riallocamento in base alle priorità delle famiglie e delle persone (categorie fragili, anziani, famiglie con bambini già iscritti alle scuole della costa e chi accanto al mare ha trovato lavoro). Mentre nulla o poco si muove nei borghi devastati dal terremoto. La Regione rischia di restare con il cerino in mano e centinaia di persone da sistemare. L’intervista con l’assessore Moreno Pieroni.
Fonte EtvMarche