Arrestata 41enne: favoriva la prostituzione di una ragazza di 16 anni.Le baby squillo e la prostituzione minorile a Senigallia esistevano eccome. E’ clamoroso l’esito delle indagini dei carabinieri che hanno tratto spunto dall’inchiesta avviata lo scorso ottobre dal Carlino circa un giro di prostituzione che coinvolgeva anche minorenni. I militari della Compagnia di Senigallia hanno arrestato una 41enne. La donna, nota in città per la sua attività di prostituzione, è stata fermata giovedì sera nel parcheggio adiacente ad un supermercato all’altezza del quartiere Ciarnin.
Secondo il Gip sarebbe stata proprio lei a favorire la prostituzione di una minorenne prestandole il suo camper per effettuare gli incontri, ma anche mantenendo ed instaurando, per suo conto, i contatti con i clienti. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Ancona, Ruggiero Dicuonzo, e condotte dai carabinieri di Senigallia, erano partite dalla denuncia presentata dai genitori di una 16enne che sospettavano che la figlia fosse finita in un giro di baby squillo. Al momento della denuncia, gli stessi genitori avevano prodotto un file audio diffuso in internet in cui avevano riconosciuto la voce della figlia che pubblicizzava il prezzo delle prestazioni. Elementi inquietanti che hanno consentito al pm di chiedere e ottenere una serie di attività tecniche ed analisi documentali del traffico telefonico poi effettivamente seguite dai carabinieri delegati alle indagini. I fatti si sono svolti da novembre 2016 a gennaio 2017. Nello stesso periodo, la giovane era stata ospitata in comunità minorile delle Marche da cui si era però allontanata volontariamente. Tabulati telefonici, social e chat passate al setaccio per mesi dai carabinieri alla ricerca d’indizi per risalire all’attività di meretricio della minorenne.I militari sono riusciti a documentare i contatti telefonici tra la minorenne e la quarantunenne arrestata ed altre persone al vaglio degli inquirenti. Attraverso l’analisi del traffico telefonico è stata determinata la frequenza dei contatti tra il numero in uso alla minorenne e le altre utenze rilevate dal tabulato. Tale operazione ha permesso di sviluppare un elenco dal quale sono state estrapolate le utenze che avevano avuto un numero rilevante di contatti con la minorenne. Dagli accertamenti è emerso che la 16enne ha esercitato attività di prostituzione, e che tale attività è stata esercitata all’interno del camper messo a disposizione dall’indagata e con l’ausilio della stessa che si era attivata per trovare clienti alla ragazza. L’autocaravan Iveco «Laika», di proprietà della donna ed utilizzato per l’attività illecita ed il telefonino della donna sono stati sequestrati. La 41enne è stata accompagnata nella sua abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari con il divieto di comunicare ed incontrare persone estranee al suo nucleo familiare. Le indagini proseguono per verificare la posizione degli intestatari delle altre utenze rilevate sui tabulati.
Fonte Resto Del Carlino
