Partita importante quella che attende l’Ascoli stasera a Chiavari (calcio d’inizio alle 20,30) con i bianconeri chiamati a spezzare la serie negativa contro l’Entella in una sfida che però di insidie di nasconde parecchie. Serve un risultato positivo per ritrovare fiducia e per rimanere distanti dalla zona playout.Domani in campo la Lega Pro con la 32esima giornata nel girone B. Apre la Samb (14.30) in casa col Lumezzane per riscattare il ko di Teramo. La Maceratese al Helvia Recina (16.30) contro il Bassano e il Fano (20.30) in trasferta a Gubbio.
L’Ancona virtualmente retrocessa ospita il Teramo alle 20.30. Intanto sul fronte societario un progetto tecnico che prevede la D, ormai a un passo visto che manca soltanto la matematica, un bilancio da approfondire tra le ombre di cifre tutte da verificare, un monte debiti da certificare (-350 mila nero su bianco al 31 marzo) al netto di fantomatici contratti di sponsorizzazione (circa 800 mila euro) firmati da non si sa meglio quali soggetti e inseriti nel rendiconto per abbassare il passivo. Nnostante tutto c’è una cordata che ha bussato alle porte dell’Ancona e che da gennaio sta trattanto l’acquisizione, o l’ingresso, in società. Si è parlato della crodata dei calzaturieri: adesso hanno un nome e un cognome. Si tratterebbe infatti di Fausto Pigini dell’omonimo calzaturificio di Recanati che nel 2003 fa è finito sotto il controllo della Gucci, operazione che ne aumentato produzione e ovviamente fatturato, nonché presidente del Porto Recanati calcio che milita nel campionato di Promozione; poi Renato Curzi, l’uomo col sigaro, come comunemente è riconosciuto, amministratore delegato di Linea Marche di Arcevia, azienda di moda detentrice di vari marchi di abbigliamento. Ci sarebbe anche la figura della campionessa di Formula 1 Giovanna Amati che in questo scenario ricoprirebbe la carica di presidentessa. Tutto fatto? No, perché questa cordata si è avvicinata al club dorico tre mesi fa con di fronte tutt’altro orizzonte: ambizione playoff, debiti sportivi sotto controllo, mercato invernale per rinforzare la squadra e soprattutto l’ex dg Gianfranco Mancini come interlocutore. Oggi al suo posto c’è Marco Nacciarriti, ma soprattutto ci sono Ugo Mastropietro e Riccardo Leone come soci disimpegnati e che non avrebbero fatto fronte di propria tasca agli impegni economici previsti (non completamente versato il capitale sociale). Ma soprattutto c’è Ercole Di Nicola, eminenza grigia di questa Ancona, e quindi occorre anche passare da lui. Il problema è che sul piatto la proprietà attuale vorrebbe una buonuscita per togliersi di torno ed è questo il nodo del contendere che ha bloccato la cordata calzaturiera che dovrebe entrare adesso, farsi carico dei debiti non certificati e ritrovarsi con una squadra già nei Dilettanti. A rigor di logica queste non sono le condizioni migliori per favorire un passaggio di proprietà. La trattativa però rimane in piedi, anche se ci sono da ritarae costi e introiti in un bilancio previsionale per una stagione in D. Adesso però è anche arrivato il momento in cui chi ha davvero interesse per l’Ancona esca allo scoperto.
Fonte EtvMarche