Tremila euro di danni sulla 'Rosa dei venti'. L’armatore Vittorio Ricci: 'E' un dispetto. Sto pensando di tornare ad Ancona'.Ladri al porto. O forse, più semplicemente, vandali ‘mirati’. Qualcuno ha spogliato il peschereccio «Rosa dei venti» di alcune apparecchiature di bordo indispensabili per la navigazione: l’Ais (è il sistema di identificazione automatica che traccia la posizione, la rotta e la velocità dei natanti), il Vhf per le radiocomunicazioni e l’ecoscandaglio, strumento che misura la profondità delle acque.
Il danno ammonta a 2.500 euro. Sale a 3.000, calcolando anche i danni collaterali legati all’introduzione clandestina dei balordi, alla rottura di un paio di finestrini e alla manomissione di arredi. Il proprietario dello scafo, l’armatore anconetano Vittorio Ricci, se n’è accorto domenica mattina. Per tutta la settimana scorsa non aveva potuto lavorare e il peschereccio era rimasto ormeggiato al molo est, per via di una bronco-polmonite.La prima volta che è rientrato nella sala-comandi e in altri ambienti della barca s’è accorto della razzia. «Ho dei dubbi – ha dichiarato ieri – che chi ha agito l’abbia fatto per soldi, visto che la tecnologia di quelle attrezzature è connessa alla mia barca, e dunque è praticamente impossibile commercializzarle. Temo più che altro un dispetto. Ma almeno per ora non posso dimostrarlo. Tra l’altro, gli incursori hanno pure banchettato e bevuto a bordo, come si evince dai residui sparpagliati, lasciando impresse le impronte digitali».Ricci, che con la sua barca si trasferì da Ancona a Civitanova quasi due anni fa, ha riferito subito l’episodio in Capitaneria di porto. Purtroppo le nuove telecamere dislocate all’altezza delle banchine cominceranno a funzionare solo nei prossimi giorni e così non potranno aiutare a risolvere questo caso. Non più tardi di un paio di mesi fa Ricci subì, sempre in porto, il furto di un borsello contenente la documentazione di bordo (non l’ha più ritrovata) e la sottrazione di 1.400 litri di gasolio. «A questo punto – dice l’armatore, in sintonia con la consorte – sto pensando seriamente di rientrare ad Ancona. E mi dispiace molto, perché qui a Civitanova ho parenti e amici e, tutto sommato, mi trovo bene». Ricci ha già provveduto a rimpiazzare le apparecchiature trafugate e una volta esauriti i collaudi tecnici richiesti dalla normativa, riprenderà poi la via del mare.
Fonte Resto Del Carlino
