Capita anche a chi soccorre di essere soccorsi. Verrebbe da sorridere se non si trattasse di un’ambulanza per il trasporto di malati e se non si pensasse alle gravi conseguenze che avrebbe potuto determinare se il guasto si fosse verificato nel momento cruciale di un intervento urgente dopo un incidente stradale o su una persona colpita ad esempio da un infarto o da un malore.
Ieri mattina all’ospedale Montessori vicino al punto di primo intervento, in molti hanno assistito ad una scena che ha aveva un che di surreale: l’autoambulanza della Croce Verde di Serra San Quirico, che poco tempo prima era stata impegnata in un intervento, era in panne ed è stata caricata da un carro attrezzi. L’autista dell’autoambulanza ha cercato in ogni modo di far ripartire il mezzo ma non c’è stato verso di riavviare il motore che rimaneva desolatamente silenzioso. E allora non è restato altro che chiamare il carro attrezzi sperando che l’autoambulanza siascrupolosamente revisionata prima di tornare sulla strada ed effettuare interventi di soccorso e assistenza a feriti o malati. Qualcuno, che non aveva troppa voglia di scherzare, ha commentato: «questa è la dimostrazione di quanto poco interesse ci sia per la cosa pubblica e la salute dei cittadini, di quante poche, insufficienti, risorse siano destinate alla sanità e di quanto troppo sia lasciato al caso ed al volontariato».
Fonte Corriere Adriatico