Gli americani l’hanno ribattezzata romance scam. È la truffa più antica del mondo che una volta si perpetrava attraverso annunci e lettere, ma le nuove tecnologie hanno contribuito a diffonderla a macchia d’olio. Funziona così: uno sconosciuto ti contatta sui social, comincia a farti apprezzamenti, stringe amicizia, entra in intimità. Usa foto rubate (top model, uomini d’affari, soldati americani...), attuando il cosiddetto furto d’identità.Con pazienza e costanza riesce a conquistare la vittima e a quel punto il gioco è quasi fatto.
Il passo successivo è spillarle soldi. Sfrutta la leva dell’amore e del sesso (quello virtuale può trasformarsi in un’ulteriore arma di ricatto). Si cuce addosso un’immagine perfetta, non si fa problemi a chiamare in causa Dio o il destino. Si presenta come il principe azzurro. Sfrutta i bisogni emotivi del malcapitato per convincerlo a inviare denaro, che il più delle volte finisce in Africa. L’imbroglione usa mille scuse: spese mediche da sostenere, carte di credito congelate, viaggi da affrontare all’improvviso. Nel caso di Beatrice, pr di 40 anni, il misterioso ammiratore era andato sul classico: un tesoretto da ricevere in eredità, ma prima c’erano da pagare le spese notarili.«Mi ha chiesto 800 euro, ma fortunatamente avevo già capito che era tutta una messinscena» dice l’anconetana che ha sventato e denunciato la tentata truffa ordita da tale Claude Hortinel, presunto quarantenne palestrato e in carriera, sorriso smagliante, muscoli sempre in bella mostra su Facebook. «Diceva di vivere in Francia, ma ho sentito subito puzza di bruciato» aggiunge Beatrice, che ha raccontato la sua esperienza anche nel salotto di Pomeriggio Cinque, la trasmissione di Barbara D’Urso. «Ho accettato l’invito perché tramite l’associazione Acta sono venuta a conoscenza di tantissime donne, ma anche uomini, raggirate da quella che considero un’organizzazione criminale. Non tutti riescono a capire chi hanno di fronte. C’è chi si è rovinato la vita per aiutare questi farabutti, conosco vittime che non escono più di casa, hanno sperperato ricchezze e hanno pensato addirittura al suicidio». L’esperienza della pr anconetana risale ad agosto. Il flirt è durato una settimana.
Fonte Corriere Adriatico