#Terremoto, crisi di panico nelle scuole di Ancona e provincia, traffico in tilt e malori

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[GARD align=”center”]SCUOLE-TERREMOTOPrima, seconda, terza scossa e il panico si diffonde tra i banchi. Alunni, studenti e personale scolastico evacuati dalla maggior parte degli istituti del capoluogo. La corsa affannata di centinaia di genitori che, in anticipo rispetto all’orario, ha, di fatto, paralizzato la circolazione, soprattutto nella zona centrale della città. Ansia, paura, in alcuni casi terrore. Come alla scuola media di Collemarino, dove una ragazzina di 12 anni è stata colpita da una violenta crisi di panico che ha richiesto l’intervento del 118 e il trasporto al pronto soccorso del Salesi. La raffica di scosse hanno avuto un effetto scatenante nella giovane studentessa, finita nel panico e costringendo l’insegnante e, a seguire la direzione scolastica, a rivolgersi alla centrale operativa di ‘Ancona soccorso’. Una volta al ‘Salesi’ la ragazzina si è ripresa, non prima di una cura distensiva. Qualcosa del genere è accaduto pure all’Istvas ‘Stracca-Vanvitelli’ di Monte Dago, dove stavolta è stato un ragazzo, minorenne, a finire nel panico a causa delle scosse, ben avvertite all’interno dell’edificio di via Trevi. In questo caso il giovane è stato trattato sul posto. Chiamate e soccorsi al 118 anche da altre due scuole del sud della provincia, tra Osimo e Loreto.

Uno dei primi istituti comprensivi a far scattare l’evacuazione dei suoi edifici è stato il ‘Novelli-Natalucci’. Dalle medie ‘Pascoli’ e ‘Leopardi’ alle elementari ‘De Amicis’, ‘Ferrucci’ e ‘Tommaseo’ fino alle materne ‘Redipuglia’ e ‘Piaget’, gli alunni sono usciti dai plessi, radunandosi nei punti di raccolta: «Già dopo la prima scossa abbiamo avviato l’evacuazione – spiega il responsabile della sicurezza dell’istituto comprensivo ‘Novelli-Natalucci’, Fabrizio Smerzini – Le operazioni si sono svolte senza problemi, con disciplina e senza panico. Fondamentale il passaparola tra insegnati e la collaborazione di tutti. Molti genitori sono stati avvisati e sono venuti a riprendere i propri figli». [GARD align=”center”]

Stessa musica in tutti gli altri plessi di competenza comunale, mentre negli istituti superiori, sotto il controllo delle Province, ognuno si è regolato di conseguenza: «E’ dovuto venire mio fratello maggiore a prendermi per uscire, chi non poteva far venire i genitori, a parte i maggiorenni che sono usciti in autonomia, è dovuto rientrare» racconta uno studente del Nautico, in passato al centro di polemiche tra direzione e alunni.

Nel resto della città pochi gli interventi dei vigili del fuoco, solo per verifiche statiche. Il più serio alla chiesa di Passo Varano dove si sono verificati lievi distacchi: «Il tema del giorno sono state le scuole – spiega l’assessore alla protezione civile, Foresi – Non ci sono criticità, nessun controllo è necessario, domani si torna in classe. Mi trovavo per caso davanti alle Elia/Podesti dopo le scosse, ho assistito in diretta all’evacuazione senza allarmismi. Nessun edificio pubblico presenta danni». Evacuato anche il palazzo del consiglio regionale in piazza Cavour. (Il Resto del Carlino) [GARD align=”center”]

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