Il 18enne aveva preso a calci e pugni un anconetano in piazza Malatesta.Aveva preso a calci e pugni un 57enne anconetano, intervenuto a difendere la suocera, ieri è stato condannato a un anno di reclusione il 18enne Claudio Isopi, arrestato il 10 maggio in piazza Malatesta, insieme a un amico di 16 anni, per lesioni pluriaggravate.La sentenza è del giudice Paolo Giombetti, che ha condannato il ragazzo a versare una provvisionale (ossia un ‘acconto’ sul risarcimento danni) di 10mila euro alla vittima. Se, quando la sentenza sarà divenuta irrevocabile, il 18enne non pagherà la provvisionale, non potrà godere della sospensione della pena.
Una punizione esemplare, quasi un monito per la baby gang che per qualche mese ha imperversato in centro città. La decisione del giudice Giombetti, che ha accolto la richiesta di condanna del pm Cristiana Cicerchia, è stata presa al termine di un processo sprint, durante il quale i testimoni oculari e la stessa vittima, Giuseppe Maria Honorati, hanno ricostruito quella giornata.Honorati, il 10 maggio attorno alle 14.30, era stato chiamato dalla moglie, preoccupata per l’incolumità della madre, una 76enne residente in piazza Malatesta. L’anziana, da casa sua, aveva visto Isopi e l’amico litigare con un’invalida e aveva ripreso i ragazzi. Questi avevano aggredito a parole la 76enne e avevano tirato sassi contro la sua finestra. Honorati, che era al lavoro al porto, aveva preso la bicicletta e si era fiondato in piazza Malatesta.«Ho visto l’imputato inveire contro mia suocera – ha raccontato ieri il 57enne – e gli ho detto di smetterla. Lui si è messo a urlare contro di me e mi ha preso a calci e pugni. E’ arrivato anche l’amico, più robusto: tutti e due mi hanno accerchiato e hanno continuato a picchiarmi». Il 16enne, stando alla ricostruzione emersa al processo, ha poi tentato di colpire Honorati con una bottiglia rotta.«Nel frattempo ero caduto a terra, ho schivato i primi fendenti ma alla fine sono stato colpito alla testa». Impressionante il racconto di una residente: «Pensavo che stessero prendendo a calci un sacco nero e marrone, poi invece Giuseppe si è alzato». Per quell’aggressione Honorati ha affrontato una convalescenza di 85 giorni (la prognosi del pronto soccorso è stata di 25 giorni).Diversa la versione di Claudio Isopi, accompagnato in tribunale del padre. Il 18enne ha raccontato: «Quell’uomo mi ha preso alle spalle e mi ha stretto la catena della bicicletta attorno al collo. Il mio amico mi ha difeso e siamo caduti tutti e tre». Il giovane, rappresentato dall’avvocato Antonella Devoli (che ha chiesto l’assoluzione per legittima difesa), ha denunciato a sua volta Honorati per lesioni. L’avvocato Settimio Honorati, legale della vittima, aveva chiesto che l’accusa fosse di tentato omicidio.
Fonte Resto Del Carlino