Lo scandalo delle «lolite» presenta nuovi dettagli inquietanti.Baby squillo, dopo gli accessori griffati anche la cocaina e l’hashish, benché sia in campo la task force della polizia nei quartieri di Saline e Vivere Verde, e controlli antidroga anche al Campus. Lo scandalo delle «lolite», delle quali si sta occupando anche la polizia postale, mostra nuovi lati oscuri, tra i quali quello del consumo di droga comprata proprio grazie ai favori sessuali.
Giovani disposte a prostituirsi in cambio di denaro da spendere nelle boutique, ma anche in sostanze stupefacenti per passare il weekend. Le ragazze presenziano nei quartieri finiti nel mirino della Polizia, gli stessi battuti dalle forze dell’ordine per arginare il consumo di droga tra i giovani. Usano i social network per mettersi in bella mostra ed emergere tra le coetanee. Giovani insospettabili, che il più delle volte non appartengono a famiglie disagiate. Trascorrono le loro giornate come ragazze normali, tra studio, sport e compagnia, dalla quale però si allontanano quando è il momento di vestire i panni di «lolite». Cellulare alla mano, lo stesso con cui spesso vengono contattate dai clienti, si appartano, a volte «coperte» dall’amica del cuore. Giovanissime che passano quasi ogni weekend rimbalzando da un locale all’altro, con addosso abiti ed accessori fashion ed in tasca i soldi per la droga.DENARO facile, guadagnato in cambio di qualche prestazione sessuale a clienti facoltosi o a chi può permettersi di spendere soldi approfittando di una giovane ragazza. Clienti, che come le giovani prostitute, sono spesso insospettabili. Ragazzine che non rinunciano a unghie laccate o alla piega fatta dal parrucchiere. Dietro Facebook, Telegram, Instagram, falsi nomi e profili nascondono la loro vera identità. Ma c’è anche chi tra le foto «normali», aggiunge foto spregiudicate nel tentativo di passare inosservata agli occhi di chi la conosce e non immagina la loro seconda vita. Una vita che a volte non è nota nemmeno alle amiche più fidate e che spesso tentano di nascondere anche a loro stesse. Negli ultimi anni la polizia ha intensificato i controlli antidroga al Campus Scolastico, un ulteriore modo per arginare il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti tra i più giovani. Controlli che spesso hanno dato esito positivo, come quelli effettuati nelle ultime settimane nei quartieri dov’è stata segnalata la presenza delle baby squillo.
Fonte Resto Del Carlino