Stavo camminando in piazza Diaz quando all’improvviso ho visto passarmi davanti alla faccia un oggetto che è piombato tra i tavolini esterni del bar a una velocità incredibile. All’inizio non ho ben capito cosa fosse, poi mi sono avvicinato e ho scoperto che si trattava di un sampietrino staccatosi dall’asfalto». Una pietra che la ruota di un’auto in corsa lungo il Viale della Vittoria, in direzione Monumento, ha fatto schizzare via come una mina vagante, trasformando la passeggiata di Andrea, anconetano 37enne residente nel quartiere Adriatico, in un incubo. Per il Viale non c’è pace.

Ora, le buche e gli avvallamenti non bastano più. A rendere la vita impossibile a pedoni e veicoli ci pensano anche i sampietrini, dislocati nelle parti d’asfalto che accompagnano la sosta dei bus in transito. Davanti alle pensiline, la pavimentazione si sta letteralmente spaccando. In un primo momento, si sarebbero creati profondi avvallamenti, poi vere e proprie crepe che hanno causato la fuoriuscita di pezzi di ciottolato una volta incastonati alla perfezione. Un puzzle diventato negli ultimi mesi un colabrodo, segno della condizione precaria in cui versa una delle strade più importanti della città. Ma nonostante una situazione al limite della percorribilità, fino a martedì, di sampietrini volanti non si era mai sentito parlare.«Era attorno a mezzogiorno - racconta Andrea - e stavo passando in piazza Diaz per andare a prendere un caffè al bar. Subito dopo essere passato dietro la fermata del bus, lato viale della Vittoria, ho visto qualcosa passarmi davanti agli occhi grosso quanto un bicchiere. Questione di millimetri e mi avrebbe preso in testa». Dopo la tragedia sfiorata, il tonfo. «All’inizio non mi sono neanche reso conto cosa fosse successo. L’ho capito solo quando la parabola è terminata tra i tavoli esterni del bar. Un botto incredibile». Un istante prima era sfrecciata lungo il viale un’auto in direzione Passetto. «Passando sopra la buca che si trova proprio di fronte alla pensilina, il veicolo ha preso un sampietrino con una delle gomme, facendolo schizzare via a tutta velocità. Per fortuna, a parte me, in quel momento non stava passando nessun altro, altrimenti avrebbe rischiato grosso».
Fonte Corriere Adriatico