Barman narcotizzato e derubato in casa a Passo Varano

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[GARD align=”center”]POLIZIA_24Narcotizzati in casa dai ladri. Notte choc per la famiglia di Alessandro Chionne, 39 anni, barman proprietario assieme al papà Enzo del Liz Bar in via XXV Aprile. Il furto è avvenuto in un appartamento al primo piano di una villetta in via Volponi, a Passo Varano. Al momento dell’irruzione all’interno dell’appartamento oltre ad Alessandro si trovava la moglie, al settimo mese di gravidanza, e il bambino di 6 anni che per fortuna non si è accorto di nulla. I ladri dopo aver forzato un cancello di ingresso al giardino sono riusciti a disinnescare l’allarme e una volta divelta una persiana in legno sono riusciti ad aprire la porta finestra che conduce in cucina.

Nonostante i rumori nessuno all’interno dell’appartamento si è accorto di nulla, come racconta lo stesso Alessandro Chionne : «Attorno alle 4 ho notato un’ombra muoversi in camera da letto. Ho pensato che fosse mio figlio che dorme nella stanza accanto e che a volte ci raggiunge nel letto matrimoniale. Dopo qualche minuto mi sono alzato per vedere se doveva andare in bagno o avesse bisogno di qualcosa». Giusto il tempo di arrivare nei pressi della cameretta che il noto barman si è accorto che il figlio dormiva come se nulla fosse e che la finestra della cucina era spalancata. «In un primo momento ho ipotizzato che avessi lasciato l’infisso aperto, ero tranquillo anche per il fatto che in casa abbiamo l’allarme collegato a tutte le finestre. Quando mi sono affacciato ho notato nel giardino dei capi di abbigliamento, la borsa di mia moglie e altri effetti personali. Solo allora mi sono reso conto che quella figura intravista in camera da letto qualche minuto prima era un ladro peraltro alto quanto mio figlio, un ragazzino se non addirittura un nano».

Il timore a questo punto per il Chionne è stato quello che all’interno dell’appartamento fosse rimasto qualcuno: «Ho preso una sedia per difendermi ed ho iniziato a girare ogni angolo della casa ma i ladri erano già scappati nel frattempo è arrivata la Polizia. Mio figlio nonostante il trambusto non si è accorto di nulla, ero preoccupato anche per mia moglie giunta al settimo mese di gravidanza». Da una prima stima nelle mani dei ladri sarebbero finiti circa 500 euro oltre a degli oggetti in oro compresa la fede nuziale e l’anello di fidanzamento che la moglie di Alessandro negli ultimi periodi sopratutto di notte si sfilava per favorire la circolazione periferica alle dita delle mani anche se il barman si dice quasi sicuro di essere stato narcotizzato: «Sia io che mia moglie ci siamo svegliati con un mal di testa e un bruciore alla gola» (Fonte: Corriere Adriatico) [GARD align=”center”]

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