Due rinvii a giudizio e dieci mesi di reclusione (pena sospesa) patteggiati per i “bravi”. Li chiamiamo così tre amici oggi 22enni residenti tra Monte San Vito e Chiaravalle che, nel settembre 2012 quando avevano appena 18 anni, si improvvisarono vendicatori dell'onore di un'amichetta, lasciata dall'ex fidanzato loro coetaneo.Il flirt tra i due giovani era appena finito per volontà di lui, ma la ragazza piangeva e si disperava dicendo di sentirsi presa in giro e sfogando il suo dolore con gli amici più cari, quei tre che hanno pensato di dover intervenire.
E in un incontro al luogo di ritrovo frequentato da tutti i giovanissimi protagonisti di questa vicenda, i tre ne hanno dette di tutti i colori all'altro. «Bastardo», «infame», «figlio di...», «come ti sei permesso di fare una cosa del genere?». Guarda caso, la madre del malcapitato era andata a prenderlo e subito intuendo che si stava mettendo male, è intervenuta per difendere il suo ragazzo. Ha chiesto al gruppetto di smetterla, di andare via e di farsi i fatti loro. Ma per tutta risposta ne sarebbero scaturiti atteggiamenti molesti e persecutori, con messaggi, telefonate di ingiurie per il ragazzo e la madre, appellati nel peggior modo. Un mese di tolleranza da parte delle vittime, che alla fine hanno deciso di sporgere denuncia per stalking, minacce e ingiurie.
Fonte Corriere Adriatico