Hanno approfittato del rumore di tuoni e fulmini per entrare in azione. Hanno praticato un foro del diametro di circa un metro sul muro esterno, lontano dalla strada e da sguardi indiscreti, e da lì sono penetrati nella palestra. Cercavano una cassaforte che non c’era, come dimostrano alcuni quadri staccati dalle pareti. Eppure sono riusciti ugualmente a portar via un discreto bottino: alcune migliaia di euro, prelevate dai cassetti degli uffici e dal fondo cassa. La banda del buco torna a far paura, a un anno dalla raffica di colpi messi a segno in città e provincia.
Il blitz al centro sportivo Eschilo Conero Wellness di Pontelungo è avvenuto venerdì notte, mentre il nubifragio imperversava su Ancona.Nessuno ha visto né sentito i ladri abbattere il muro laterale degli spogliatoi - forse con una grossa mazza o un piccone - che dà su una stanza utilizzata dagli operai della palestra, a pochi passi dalla centralina elettrica. Come sono entrati, hanno disattivato il sistema di allarme. A quel punto hanno potuto agire indisturbati. Sicuramente si tratta di professionisti. Pensavano di trovare una cassaforte da tagliare, ma il frequentatissimo centro sportivo di Pontelungo non ne è dotato. Per questo hanno passato al setaccio ogni stanza, rimuovendo anche quadri e poster dalle pareti a caccia del colpo grosso. Ma alla fine si sono dovuti accontentare dei contanti. Un bottino ancora da quantificare, ma si tratterebbe di alcune migliaia di euro.I malviventi hanno portato via il fondo cassa e altro denaro contenuto nei cassetti degli uffici, incluso il centro benessere. Hanno tentato anche di forzare le cassette di sicurezza che custodiscono gli oggetti personali dei clienti. Ad accorgersi del furto una dipendente che ieri, poco prima delle 7, ha aperto la palestra. Sul posto, le Volanti e la Scientifica che indagano e analizzano le immagini delle spycam nella speranza di tracciare un identikit dei malviventi. Si tratta del terzo colpo alla Eschilo, già visitata dai ladri nel gennaio 2015. La devastarono completamente, a colpi di piccone: praticarono 12 fori, eludendo i laser dei sensori di movimento, riuscendo a rubare tv, computer e contanti.
Fonte Corriere Adriatico