L’ha trovato disteso sul pavimento della sala, privo di vita. Accanto a lui, diverse siringhe con dentro rimasugli di droga. Quando è tornata a casa, un urlo le è rimasto strozzato in gola. Per suo figlio, Giuseppe M. 42 anni, non c’era più niente da fare. A far smettere di battere il suo cuore è stata una probabile overdose di eroina.Un vizio che, secondo quanto raccolto dagli investigatori, da tempo logorava la vita dell’uomo, originario della Puglia. Disoccupato, divideva l’appartamento di via Fuà, a Brecce Bianche, con l’anziana madre.
Proprio a lei è toccato fare la terribile scoperta ieri pomeriggio. Il pm Irene Bilotta ha già disposto l’autopsia sul cadavere del 42enne per fugare ogni dubbio su quella che sembra essere una morte causata da abuso di sostanze stupefacenti. Se gli accertamenti dovessero confermare la prima ipotesi, sarebbe l’ennesimo decesso per overdose registrato in poche settimane.Dopo i casi avvenuti il mese scorso, la scia di morti legate al mondo della droga sembrava essersi fermata. Con l’episodio di ieri, l’allarme è suonato di nuovo. Il rinvenimento è avvenuto attorno alle 15, orario in cui l’anziana donna stava rientrando a casa. Appena ha aperto la porta, si è palesata davanti ai suoi occhi una scena choc. Il figlio era riverso a terra, sul pavimento della sala, privo di sensi. Sul posto sono arrivati i mezzi della Croce Gialla e una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Quando i soccorritori sono saliti fino all’appartamento, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 42enne. Attorno a lui sono state ritrovate delle siringhe. Alcune giù usate, altre intatte. Nelle tasche degli indumenti, i militari hanno scovato alcuni dosi di eroina. La stessa sostanza che potrebbe avergli indotto la morte. In via Fuà è anche arrivato il medico legale per una prima ispezione cadaverica.
Fonte Corriere Adriatico