Hanno avuto le mani sporche e gli occhi pieni di polvere. Oggi hanno mani e piedi ghiacciati. In prima linea dallo scorso 24 agosto, quando il mondo dell’Italia di mezzo è cambiato di netto. Il primo terremoto, poi quello di ottobre.Da due settimane un’ondata di neve eccezionale e poi ancora scosse, mercoledì, quattro in tre ore e tutte di magnitudo superiore al grado cinque della scala Richter. I Vigili del Fuoco però non si arrendono, ancora al servizio di cittadini da salvare, sfollati da aiutare, situazioni da risolvere.
La coltre bianca ha ricoperto le macerie dell’Ascolano e del Maceratese, zone in cui la terra balla ancora e dove l’emergenza oggi è un mostro a due teste. Le criticità sono legate al raggiungimento di zone e territori già di per sé impervi. La neve ha isolato intere frazioni, ha tolto corrente elettrica alle popolazioni, ha interrotto pure le comunicazioni tra comando regionale e gruppi dislocati.È arrivato l’esercito, ma a dar manforte ai Vigili del Fuoco marchigiani anche i colleghi provenienti da Nord a Sud, isole comprese, degli altri comandi. Personale e mezzi per ripulire le strade, aprire varchi, permettere i soccorsi.
Fonte EtvMarche