Senigallia, le ordinanze dei sindaci hanno colpito nel segno.Freddo e pochi clienti, le prostitute lasciano la spiaggia di velluto. A incidere anche l’ordinanza emessa dal Comune di Mondolfo lo scorso dicembre che come a Senigallia, punisce chi viene sorpreso a contrattare una prestazione sessuale. Nessun verbale emesso dalle forze dell’ordine, ai danni di prostitute, durante gli ultimi controlli sul territorio effettuati periodicamente in città da Polizia e Carabinieri.Prostitute che per lungo tempo hanno rappresentato un grosso problema per Senigallia: per contrastare il fenomeno, il primo cittadino ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di sosta e fermata nelle zone abitualmente frequentate dalle prostitute.
Un provvedimento che però non era riuscito a scoraggiare le belle di notte, sorprese dai carabinieri in inverno anche nei pressi della Rotonda a Mare. Quella delle prostitute era una presenza segnalata, sempre nei mesi invernali, anche sul Lungomare Mameli, mentre nei mesi estivi, già dal tardo pomeriggio, in molte affollavano la statale dal Cesano a Marzocca.A protestare per diverso tempo, anche i residenti dei quartieri Ciarnin e Cesanella che hanno più volte segnalato alle forze dell’ordine la presenza di prostitute anche nei pressi delle abitazioni. Un fenomeno che è diminuito col passare dei mesi, anche alla luce delle maximulta (400 euro), che punisce chi è sorpreso a contrattare una prestazione sessuale. Le belle di notte si erano spostate nell’ultimo periodo lungo Strada della Bruciata e in prossimità del centro commerciale «Il Maestrale», poi, per evitare la maximulta ai clienti, avevano sconfinato di poche centinaia di metri, nel Comune di Mondolfo. Presenze che non erano sfuggite al sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri, che è corso ai ripari emanando un’ordinanza che punisce, come per la spiaggia di velluto, chi è sorpreso a contrattare una prestazione sessuale. Quello della prostituzione è però un fenomeno che esiste ancora nelle abitazioni, soprattutto nei mesi invernali. Molte le case estive, per lo più in condomini fantasma, date in locazione nei mesi invernali alle belle di notte.
Fonte Resto Del Carlino