I lavori proseguiranno per almeno altri quindici giorni.Una tomba legata alla presenza dell’antica abbazia sotto la chiesa di Sant’Agostino e due cisterne forse di epoca Cinquecentesca. Gli scavi di piazza Colocci continuano a far emergere reperti dello scorso millennio. Scavi che proseguiranno per ameno altri quindici giorni.In queste ultime ore dal sottosuolo sono emerse due cisterne «probabilmente utilizzate per l’acqua» come spiega durante gli scavi l’archeologo Alessandro Biagioni.
Non è possibile ancora dare una datazione precisa. Seguiranno approfondimenti nei prossimi giorni. Le cisterne, una sorta di pozzi si trovano nella parte di piazza Colocci tra la chiesa di Sant’Agostino (oggi dismessa e sotto cui sembra ci sia stata l’abbazia di San Luca he dava anche il nome alla piazza) e palazzo Colocci. Potrebbero essere profondi oltre 10-15 metri ma bisognerà scavare ancora.Ma proprio verso la chiesa sono state ritrovate anche delle ossa umane: un cranio e la parte superiore del busto di un uomo. Una sepoltura singola rinvenuta ad uno strato non troppo profondo che non avrebbe segni di riconoscimento o indicazioni particolari e sui cui sarà la Soprintendenza ad approfondire gli studi. Durante le ultime giornate di scavo sono emersi anche altri reperti: come dei ferri di cavallo, ad oggi di difficile datazione, pezzi di ceramiche e vasellame vario.Il cantiere per il restyling della piazza ha fatto emergere reperti databili tra l’XI e il XIII secolo. E si ripercorrono le tappe dei ritrovamenti: dagli scavi (molto limitati in ampiezza) del Duemila che hanno portato al rinvenimento di un pavimento mosaicato (tra il I secolo a.C. e il I d.C) e alcune tombe a quelli nuovi che hanno fatto emergere resti del palazzo del Gonfalone e dei Priori (1248) ma anche di un muro con dei vasi inseriti tra i mattoni (una sorta di accorgimento antisismico) che doveva essere in piedi ai tempi della nascita di Federico II, pochi metri più in là.
Fonte Resto Del Carlino